venerdì, 29 Marzo 2024

F1, si vola nella terra della Samba: statistiche e curiosità del GP del Brasile

Penultima gara stagionale per la F1, che approda a San Paolo di Brasile, la quintà città più popolosa al mondo.

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Penultima gara stagionale per la F1 che, come abbiamo visto, ha già trovato il suo re. Si tratta di Max Verstappen che ha vinto il suo secondo titolo iridato di fila grazie alla vittoria a Suzuka.
La vera bagarre spetta ai secondi classificati nel campionato piloti e costruttori, con la Mercedes che insidia sempre più la Ferrari. Proprio la Rossa qui, negli ultimi quindici anni, non ha una tradizione esaltante come dimostrano le sole tre vittorie, con l’ultima datata 2017 con Sebastian Vettel.

Uno sguardo su San Paolo

San Paolo è la capitale dell’omonimo stato brasiliano, i suoi 12 milioni di abitanti la rendono la città più popolosa del Brasile e dell’intero continente americano. La regione metropolitana è abitata da 27 milioni di persone ed è costituita da 39 comuni, che la porta ad essere la quinta area metropolitana più popolosa al mondo.
Distante appena 70 kilometri dall’Oceano Atlantico, San Paolo si trova a 800 metri sul livello del mare, ciò nonostante il territorio è prevalentemente collinare. Poco meno del 70% della popolazione è di etnia bianca, ma è soprattutto l’area con la maggior concentrazione di oriundi italiani sulla Terra.
Ulteriore peculiarità è che la città ha più italiani di qualsiasi metropoli italiana come Roma o Milano; è inoltre al primo posto nella statistica di consumo di pizza al mondo. Lo sviluppo di San Paolo è fortemente legato alla massiccia immigrazione nei primi decenni del ‘900, con gli italiani che rappresentavano oltre la metà della popolazione maschile della città.

San Paolo è stata inoltre la prima realtà in tutto il Sud America ad avere un’emittente televisiva, la più conosciuta al mondo, TV Globo. Molto attiva nel campo artistico, la città vanta ogni anno numerosi eventi musicali, teatrali e cinematografici.
A livello architettonico è doveroso menzionare la Cattedrale metropolitana, la quinta chiesa gotica per dimensioni al mondo, così come il Monumento dell’Indipendenza del Brasile, costruito a cavallo tra il XIX e il XX secolo da uno scultore italiano e un architetto italiano. A queste si aggiungono l’Edifico Martinelli, ai tempi della sua nascita il più alto grattacielo del Paese e dell’America Latina, così come l’Edifico del Banco de Sao Paulo, uno dei più importanti esempi dell’Art Decò della città.

Un giro nel circuito Carlos José Pace

Le venti monoposto sfrecceranno all’Autodromo José Carlos Pace, un tracciato di forma ovale, lungo 4.309 metri e composto da 15 curve. Il tempo record registrato in gara è di Valterri Bottas nel 2018 con 1’10″540, mentre il miglior cronometro della pista spetta alla qualifica di Hamilton dello stesso anno, 1’07″281.
Peculiarità del tracciato è la singolare caratteristica di essere percorso in senso anti orario, privilegio che in calendario spetta soltanto a Baku e Imola.
Storicamente conosciuto con il nome di Interlagos, è stato rinominato nel 1985 Autodromo Carlos Pace, pilota italo-brasiliano venuto a mancare nel 1977 in seguito ad un incidente aereo. Nel corso della sua storia è stato spesso oggetto di critiche per la bassa sicurezza delle sue infrastrutture, come testimoniò la caduta di alcuni cartelloni pubblicitari durante il GP del 2000 e l’incidente mortale alla Curva do Café nel 2011 di Sondermann.

Albo d’oro e statistiche del GP del Brasile

Quella di domenica sarà la 48esima edizione del GP del Brasile, anche se dallo scorso anno è bene precisare che tale gran premio ha cambiato denominazione in GP di San Paolo. In quasi mezzo secolo di gare, qui hanno trionfato ben 26 piloti diversi.
L’ultima edizione è stata vinta da Lewis Hamilton, autore di una clamorosa rimonta dall’ultima posizione. Proprio qui l’inglese nel 2008, ai tempi pilota McLaren, portò a casa il primo mondiale della sua carriera, beffando il ferrarista Massa grazie al sorpasso all’ultima curva su Timo Glock.

A primeggiare per bandiere a scacchi è invece Alain Prost, capace di vedersela sventolare per sei volte. Il francese è seguito da Schumacher con quattro successi e dal trio Reutemann-Vettel-Hamilton con tre vittorie a testa.
Nella terra della Samba i più veloci sono stati invece Senna e Schumacher. Magic fu capace di portare a casa ben sei pole position, Schumi invece fece segnare il miglior cronometro in gara in cinque edizioni diverse; il tedesco fu inoltre capace di andare a podio per ben dieci volte.

Nella battaglia tra scuderie è la McLaren a dettare legge, grazie alle sue dodici vittorie, undici pole, 32 podi e dieci giri veloci; quest’ultimo primato è per condiviso a pari merito con la Williams. La Ferrari fa invece la voce grossa per quanto riguarda vittorie per motore, undici, podi per motore, 31, e punti per costruttore, 430.

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