A Catania sono stati sequestrati oggi, 8 novembre, 1050 chili di rame ad una azienda che si occupa della trattazione dei metalli. Del materiale in questione, di provenienza sospetta e in parte già sguainato, bruciato e sminuzzato, sembra che almeno 250 chilogrammi siano stati riconosciuti come in uso alla Telecom. Pesante il bilancio dell’operazione: 93 persone controllate, 16 località sensibili ispezionate, 30 operatori Polfer impegnati, 1050 chili di rame recuperato. La Polizia Ferroviaria della Sicilia si è concentrata in controlli su strada, lungo linea e in 12 centri di raccolta e trattamento di rifiuti speciali e metallici, andando a verificare il possesso delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività e al trattamento dei materiali, nonché il rispetto delle normative ambientali e la tracciabilità dei materiali stessi.
I controlli hanno evidenziato che la ditta catanese non era in possesso delle adeguate autorizzazioni alla lavorazione dei metalli, né la documentazione che ne attesti la tracciabilità. A seguito degli accertamenti, la Polizia ha denunciato la rappresentante legale dell’attività per i reati di gestione e combustione illecita di rifiuti e ricettazione. Peraltro, un uomo di origini ghanesi, addetto alla movimentazione dei metalli, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per segnalazioni pregresse inerenti la contraffazione di documenti per il rilascio del permesso di soggiorno, che gli è stato prontamente ritirato.
