giovedì, 28 Marzo 2024

“Paga o ti cucino quella faccia di porco”: 5 arresti per usura, interessi fino al 200%

Davano prestiti alle vittime e chiedevano cifre assurde di interessi, arrestati a Limbiate periferia di Milano 5 cittadini stranieri facenti parte di un clan che avrebbe portato avanti per oltre 3 anni l'attività di usura ed estorsione. La prima delle circa 10 denunce risale al 2019.

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I Carabinieri hanno arrestato cinque uomini stranieri indiziati di usura ed estorsione a danno di almeno 10 “malcapitati”, costretti a pagare interessi improponibili a volte pari anche al doppio del prestito stesso. A Limbiate nella periferia di Milano, dopo 3 anni di indagini iniziate nel 2019, sono stati sottoposti a fermo i ritenuti responsabili del clan che teneva sotto scacco i creditori con frasi del tipo “Se a fine mese non sei pronto vedi come ti cucino quella bella faccia da porco che hai”. Le vittime, laddove non riuscivano a pagare gli interessi, si rivolgevano ad altri membri del clan in cerca di altro denaro entrando così in una spirale di debiti.

Tutto è iniziato nel 2019 a seguito delle prime denunce, Quando i Carabinieri hanno perquisito alcune case nel quartiere di Limbiate, periferia di Milano, nel quale abitavano cittadini marocchini e libici. Quando i Militari sono giunti nella zona, sono volati dalle finestre rolex e altri orologi di “marca”, oltre che mazzette nel tentativo di sottrarsi a eventuali problemi con la Giustizia. Fatto che non ha salvato i membri del clan, poiché i dipendenti dell’Arma, all’epoca, hanno trovato contante a volontà oltre che altri orologi di valore e cimeli d’oro.

A questo episodio sono seguite numerose denunce di percosse, maltrattamenti e minacce da parte degli aguzzini nei confronti delle vittime. In alcuni casi gli aguzzini sarebbero arrivati a chiedere più del 200% del prestito d’interessi. Il soggetto in questione avrebbe ricevuto nel mese di dicembre 2020 un finanziamento di 40mila euro a fronte di una restituzione di 90mila euro in rate mensili da 2mila euro. In un’altro episodio, che ha coinvolto un cittadino italiano di 22 anni, era stato corrisposto un prestito di 700 euro che gli serviva per saldare un debito di droga di 15mila. Il ragazzo è stato costretto a chiedere altri prestiti ai membri del clan per sanare il debito, arrivando a pagare un’esorbitante cifra totale intorno ai 100mila euro.

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