giovedì, 25 Aprile 2024

Ravenna, false esenzioni dal vaccino anti Covid: indagati medico di base no vax e 31 pazienti

Il medico no vax, indagato anche per usurpazione di funzione pubblica, ha rilasciato false esenzioni di tre tipi: per manifestazioni di sindrome trombotica in seguito a prima vaccinazione con Vaxzevria, per ipersensibilità al principio attivo e per gravidanza, condizione che tra l'altro non rappresenta una controindicazione assoluta.

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Nonostante i livelli di allerta pandemica da Covid-19 siano scesi, continuano a emergere nuove truffe commesse nell’ambito delle esenzioni alla vaccinazione. L’ultima inchiesta arriva da Ravenna, dove la procura ha avviato le indagini per falso in concorso nei confronti di 31 pazienti e del medico di base che ha certificato loro di avere tutte le condizioni per essere esentati dalla somministrazione del vaccino. Il professionista è inoltre indagato anche per usurpazione di funzione pubblica, in quanto nonostante non fosse un vaccinatore aveva registrato nel sistema informatico sanitario tutti i certificati d’esenzione dei suoi pazienti.

L’inchiesta

Si tratta di un’indagine scattata a metà dicembre scorso, a seguito di una informativa del comandante della Polizia Locale che aveva segnalato che un agente si era presentato con un certificato incompleto e firmato dal medico di base attualmente indagato. Il caso è emerso sulla stampa locale solo ieri mattina, 6 settembre, poiché quattro dei pazienti si sono rivolti al Tribunale del Riesame di Ravenna per chiedere il dissequestro della documentazione a suo tempo sequestrata dai carabinieri del Nas di Bologna su delega del Pm di Ravenna Angela Scorza.

False esenzioni di tre tipi

Secondo la direttrice del dipartimento di Sanità Pubblica di Ravenna, il medico indagato – che aveva partecipato a numerose manifestazioni no vax in piazza, rendendo pubblica la sua posizione in merito alla pandemia – ha rilasciato esenzioni di 3 tipi: per manifestazioni di sindrome trombotica in seguito a prima vaccinazione con Vaxzevria, per ipersensibilità al principio attivo e per gravidanza, condizione che tra l’altro non rappresenta una controindicazione assoluta.

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