martedì, 23 Aprile 2024

Piantagione di cannabis nel giardino di casa: in manette 50enne di Fermo – VIDEO

Grazie all'intervento dei cani antidroga, i militari hanno sequestrato 36 piante di cannabis e 222 grammi di marijuana "abilmente" nascosta in 2 barattoli di vetro. In manette un 50enne italiano per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.

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Le Fiamme Gialle di Fermo, con particolare riferimento al fenomeno degli affitti in nero,  hanno individuato una serie di posizioni che, da un primo esame, presentavano indici di rischio più elevati. Le investigazioni sono state così circoscritte ad una platea più ristretta di nominativi, sui quali sono stati effettuati successivi approfondimenti, anche mediante l’analisi dei consumi dell’energia elettrica e delle altre utenze.

In particolare, l’incrocio dei dati relativi alla localizzazione della fornitura di energia elettrica e all’intestazione dell’utenza ha attirato l’attenzione dei militari del Gruppo di Fermo su un 50enne italiano domiciliato nel territorio comunale di Monte Urano. La sua posizione è apparsa da subito perlomeno sospetta, sia per la tipologia di contratto stipulato con la compagnia elettrica, sia per l’eccessivo consumo di corrente rilevato, soprattutto nel corso dei mesi invernali. La conferma della fondatezza dei sospetti è arrivata grazie ad un sopralluogo, eseguito nelle ore diurne, che ha permesso ai militari di intravedere delle piante di marijuana, nascoste sul retro dell’abitazione ed occultate dietro un telo scuro.

La perquisizione domiciliare di iniziativa ha consentito di rinvenire effettivamente 36 piante di cannabis, in avanzato stato di maturazione, proprio nel giardino, sul retro dell’abitazione. Inoltre, in una stanza della casa, i militari si sono imbattuti in un vero e proprio laboratorio per la produzione di sostanze stupefacenti. Le serre, utilizzate nei mesi invernali, erano dotate di un artigianale sistema di riscaldamento e aerazione provvisto di timer per l’accensione e lo spegnimento automatico, che manteneva costante la temperatura interna grazie alla presenza di lampade riscaldanti e riflettori. La stanza accanto, invece, era utilizzata per l’essicazione delle piante già pronte per l’uso; la soffitta era invece adoperata per le fasi di coltivazione e crescita. Le ricerche, condotte anche con le unità cinofile anti-droga, hanno consentito di sequestrare, oltre alle citate 36 piante, anche 222 grammi di marijuana già essiccata, custodita in due barattoli di vetro nella cucina dell’abitazione.

Inoltre, con la finalità di evitare la possibile reiterazione del reato, è stata asportata e posta sotto sequestro l’intera strumentazione, essenziale per la buona riuscita della produzione. Considerato l’ingente quantitativo, immediatamente comunicato all’Autorità Giudiziaria fermana, il responsabile è stato arrestato per il reato previsto dall’articolo 73 del Testo Unico sugli stupefacenti (Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope), che prevede, nei casi più gravi, la reclusione da sei a venti anni e la multa da 26.000 a 260.000 euro. Il costante e quotidiano impegno della Guardia di Finanza per la tutela della legalità e della salute pubblica ha permesso, ancora una volta, di prevenire l’immissione sul mercato di un considerevole quantitativo di stupefacente, la cui vendita al dettaglio avrebbe potuto fruttare guadagni illeciti al pusher per circa 50mila euro.

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