mercoledì, 24 Aprile 2024

“Scuola delle molestie”, spaccatura tra i docenti: qualcuno chiede un passo indietro della preside

Continua l'occupazione dei ragazzi. Un nutrito gruppo di docenti chiede un passo indietro da parte della preside per consentire il ritorno in aula e c'è chi, nel mondo politico, chiede di commissariare la scuola.

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Il lavoro degli ispettori del Ministero dell’Istruzione a Castrolibero volge praticamente al termine. Inviati dal Ministro Bianchi per accertare se la scuola abbia adottato i comportamenti stabiliti dalla normativa vigente, in seguito alle segnalazioni di molestie che si sarebbero perpetrate nell’Istituto Valentini-Majorana, sono ora alla fase conclusiva dell’ispezione. Dopo aver ascoltato gli studenti e la preside del liceo, hanno avviato l’interlocuzione anche con i docenti, che negli ultimi giorni hanno espresso posizioni molto forti sulla vicenda. Conclusi i controlli, gli ispettori avranno 10 giorni per presentare una relazione al ministro Bianchi, cui spetterà poi l’onere di prendere i provvedimenti sulla base delle conclusioni cui giungeranno gli ispettori. Data la gravità dei fatti, l’occupazione dell’Istituto e l’attenzione mediatica suscitata, si suppone che la relazione verrà presentata con largo anticipo rispetto ai termini concessi.

Casi di Covid fra gli studenti

Intanto quattro dei ragazzi che occupano il Valentini-Majorana sono risultati positivi al Covid-19. Costretti a tornare a casa per la quarantena, i positivi sono stati sostituiti da altri studenti per mantenere il presidio all’interno dell’Istituto. Gli studenti non intendono, infatti, porre fine all’occupazione finché la preside ed il docente accusato di molestie non saranno allontanati. «Senza di lei ci sentiremmo più tutelati, perché in passato non ha ascoltato le nostre denunce, voltandoci le spalle.» ha dichiarato ai microfoni di LaC News24 la studentessa Rebecca Molinaro.

La posizione dei docenti

Al termine della riunione del Collegio dei docenti, la professoressa Sabina Falcone ha esposto la posizione di una parte dei suoi colleghi, che chiedono un passo indietro da parte della direttrice scolastica. «Un nutrito gruppo di docenti ha affermato di sostenere e supportare questi studenti che stanno perorando una giusta causa» ha dichiarato ai microfoni la professoressa. «Ovviamente i tempi delle indagini sono piuttosto lunghi, i ragazzi non possono stare fuori dalle aule per troppo tempo. Essendo arrivati anche gli ispettori del ministro Bianchi, ci aspettiamo un provvedimento che faccia luce e chiarezza su questi gravi fatti di presunte violenze sessuali». Sulla figura della preside, Iolanda Maletta, ha aggiunto: «La dirigente giustifica il suo operato. Su questo si dovrà indagare. Io credo – ha continuato – che per il bene della sua scuola e della sua comunità scolastica, in questo momento forse sia opportuno fare un passo indietro, in attesa che emerga la verità e vengano eventualmente attribuite sanzioni disciplinari a chi eventualmente si è reso protagonista di questi fatti». Netta anche la posizione del docente di Filosofia e Storia, Gabriele Petrone, che si è apertamente schierato con gli studenti: «È necessario che le istituzioni tutte, a cominciare dalla nostro istituto, producano atti in grado di operare una radicale azione interruttiva di quanto sta accadendo. Soltanto questo potrà consentire un sereno e normale ritorno in classe altrimenti, il rischio, dopo 10 giorni sotto la lente dell’opinione pubblica, con interpellanze parlamentari e l’intervenuto il governo, indagini della Magistratura e un rincorrersi di notizie, è che questa situazione non la recupereremo più e questa scuola la raccoglieremo con il cucchiaino.» Non tutti i docenti sono, però, concordi. Come riporta la stessa Falcone «altri gruppi di docenti sostengono sempre i ragazzi, però propongono di tornare nelle classi».

La manifestazione

Prevista per il 18 febbraio a Cosenza una manifestazione in sostegno delle studentesse e degli studenti del Valentini-Majorana che «hanno scoperchiato un sistema di molestie ed abusi da parte di docenti che veniva sistematicamente insabbiato dalla preside pur di difendere il “buon nome” dell’istituto». In sede di Collegio dei docenti, alcuni professori hanno proposto che la scuola aderisca ufficialmente alla manifestazione in segno di sensibilità nei confronti degli studenti. Fino ad ora, però, nessuna decisione è stata presa in merito.

Melicchio (M5S): “Commissariare l’Istituto”

Il deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Melicchio, ha chiesto con un’interrogazione a risposta scritta al Ministro Bianchi che il liceo di Castrolibero venga commissariato. Per Melicchio «è necessario ristabilire quel patto di fiducia ormai spezzato tra l’istituzione scolastica, le famiglie, gli insegnanti e gli studenti che continuano ad occupare la scuola. Sono convinto che nell’ambito delle proprie competenze e nel pieno rispetto del principio dell’autonomia scolastica, al governo corra l’obbligo di mettere ordine in questa sconcertante vicenda. Sconcertante sia per come è stata mal gestita dalla dirigenza dell’istituto per il contesto in cui si è sviluppata, per le verità che sembrano farsi strada. Sono convinto – conclude il deputato dei 5 Stelle – che la magistratura farà piena luce sull’accaduto, ora però un segnale forte deve arrivare dal governo».

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