venerdì, 29 Marzo 2024

Covid, in arrivo due nuovi provvedimenti: taglio del Green Pass e prolungamento dello stato d’emergenza

In arrivo due nuovi provvedimenti del Consiglio dei ministri. Viene ridotta la validità della certificazione verde e aumenta lo stato di emergenza. Ecco cosa cambia.

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Questa potrebbe essere una settimana fatidica per il Green Pass. Il ministro della Salute Roberto Speranza presenterà due nuovi provvedimenti al Consiglio dei ministri che, se approvati, daranno inizio ad una nuova fase di regole più rigorose. La validità della certificazione verde potrebbe scendere da 12 a 9 mesi, anche dopo la somministrazione della terza dose di vaccino. Una delle norme, invece, prevede l‘estensione alla terza dose dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario e quello delle Rsa. In caso di approvazione, i provvedimenti entrerebbero in vigore da dicembre, mese in cui si deciderà anche sul prolungamento dello stato di emergenza.

Non dovrebbero essere previsti altri interventi. Tuttavia, continua la discussione intorno al rilascio del Green Pass legato ai tamponi. I sottosegretari alla Salute, Pierpaolo Sileri e Andrea Costa, hanno però confermato che il ministero non ha intenzione di modificare i requisiti per il documento che “sono indicati a livello europeo”. “Costringendo i non vaccinati a testarsi ogni 48 ore per lavorare, di fatto si blocca la catena dei contagi”, ha detto Sileri. Inoltre, il sottosegretario rassicura sull’ipotesi lockdown per non vaccinati definendola “molto lontana, almeno non nella fase di passaggio tra il bianco e il giallo”.
Se la situazione epidemiologica dovesse però peggiorare, verranno presi nuovi provvedimenti. Si ipotizza, ad esempio, il ritorno alla quarantena per chi sotto Natale arriva in Italia da Paesi in cui è alta la curva dei contagi.

Green Pass

La validità della certificazione verde potrebbe passare da 12 a 9 mesi. Chi si è sottoposto alla vaccinazione all’inizio dell’anno non vedrà scadere il Green Pass in concomitanza dell’entrata in vigore della norma, poiché appartenente ad una delle categorie per le quali è prevista la terza dose di vaccino in autunno; verrà dunque fornito un aggiornamento della certificazione al momento della nuova somministrazione.
I lavoratori e le lavoratrici sotto i 60 anni di età impiegati nelle scuole e non vaccinati con il monodose Johnson&Johnson, dovrebbero poter rientrare, insieme ad anziani e sanitari, fra le categorie preferenziali per il booster, essendosi sottoposti al ciclo di immunizzazione tra gennaio e febbraio 2021.

Obbligo di richiamo

Agli operatori sanitari potrebbero essere concessi 30 giorni di tempo per mettersi in regola. Bisogna attendere al massimo sette mesi dall’ultima inoculazione prima di sottoporsi alla dose booster. Accordati 30 giorni anche a coloro i quali non avranno fatto il richiamo nonostante siano passati più di sei mesi dalla seconda vaccinazione.

 

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