venerdì, 19 Aprile 2024

Cop26, esce la prima bozza delle conclusioni finali: date vaghe e accordi non vincolanti

Il documento ufficioso si presenta già povero di soluzioni e poco ambizioso. Infatti, non prevede nuovi impegni sul taglio delle emissioni, relegati in accordi volontari quindi non vincolanti.

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La prima “bozza” sulle conclusioni finali della Cop26, è arrivata nella giornata di ieri. In essa sono contenuti tutti i punti da includere nella dichiarazione finale della Cop26.

Di solito, le bozze contengono le linee generali di un qualcosa che viene poi arricchito nella stesura finale. Ma, in questo caso, il documento ufficioso si presenta già povero di soluzioni e poco ambizioso. Infatti, non prevede nuovi impegni sul taglio delle emissioni, relegati in accordi volontari quindi non vincolanti. I Nationally Determined Contributions – Ndc, ossia i piani nazionali degli Stati firmatari contenenti le misure che ciascuno di loro intende adottare per ridurre le emissioni di Co2, sono inadeguati.

Se anche le misure previste dovessero essere applicate meticolosamente, la temperatura salirebbe comunque a 2.7° entro la fine del secolo. A dirlo è l’Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente che opera dal 1972 contro i cambiamenti climatici a favore della tutela dell’ambiente e dell’uso sostenibile delle risorse naturali.

Gli obiettivi di Parigi non verranno rispettati. Inoltre, nella bozza non è stata indicata nessuna data per eliminare fonti fossili e carbone. Il non paper, o aide-mémoire, non promette nulla di buono, nulla di fatto.

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