Aedes koreicus. Non è un cibo, né una parolaccia, ma un insetto, una zanzara “un po’ più grande, marrone e ha un disegno sul torace”. Sulla quale “esistono pochissimi studi, ma punge l’uomo ed è capace di trasmettere le filarie, note per colpire i cani. Questo già pone un problema di tipo veterinario”, secondo lo zoologo Paolo Gabrieli del Dipartimento di bioscienze dell’università Statale di Milano, città in cui l’insetto è stato individuato.
La zanzara coreana resiste al freddo, perciò “la troviamo da marzo fino al tardo autunno”. Oltre a questa, c’è anche quella giapponese e lo zoologo precisa: “Entrambe si stanno diffondendo insieme nel Nord Italia, anche se la giapponese con numeri minori e più a bassa quota”.