venerdì, 19 Aprile 2024

RegionaliCalabria2021, Lucano fuori dal Consiglio regionale: era stato considerato “incandidabile”

L'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, considerato "incandidabile" alle Regionali2021, non farà parte del Consiglio regionale Calabrese. Nonostante i 9.779 voti a suo favore, la lista "Un'altra Calabria è possibile" non ha raggiunto il 4% nella soglia di sbarramento.

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Domenico Lucano, ex sindaco di Riace, conosciuto per la sua politica di accoglienza nei confronti dei migranti e condannato pochi giorni fa a 13 anni e 2 mesi di reclusione proprio per il suo “modello Riace”, non farà parte del Consiglio regionale Calabrese. Nonostante i 9.779 voti a suo favore, la lista “Un’altra Calabria è possibile” in cui figurava come capolista a sostegno di Luigi de Magistris, non ha raggiunto il 4% nella soglia di sbarramento, ma si è fermata al 2,39%.

Alla vigilia delle elezioni, Mimmo Lucano è stato inserito nella lista dei cosiddetti “impresentabili”, diffusa dalla Commissione parlamentare antimafia, in base alla legge Severino e al Codice di autoregolamentazione. L’ex sindaco di Riace, dunque, se eletto, sarebbe stato sospeso di diritto per aver riportato la condanna in primo grado per i reati di peculato e abuso d’ufficio.

La condanna che grava su Lucano ha procurato molti dissapori all’interno dei partiti politici, indispettiti dalla decisione della commissione parlamentare antimafia di definirlo “impresentabile” alle regionali 2021 e dalla sua presenza effettiva a queste ultime. La sua “incandidabilità” pare abbia sortito l’effetto contrario: infatti Lucano nella Circoscrizione Nord ha preso circa 4.400 voti; nella Centro oltre 2.700 voti e nella Sud oltre 2.600 – nella sua città sono stati 138 su 150 i voti per la sua lista, la più votata nella coalizione di de Magistris, a sua volta seconda a Riace dopo il centrodestra.

Un risultato che può essere interpretato come un gesto di solidarietà nei suoi confronti, considerando che gli elettori erano consapevoli di “disperdere” il proprio voto. Ma anche un voto di protesta contro la condanna a Mimmo Lucano, da molti ritenuta ingiusta ed eccessiva.

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