giovedì, 25 Aprile 2024

Nel supermercato col bimbo morto: madre nega l’omicidio. Fiori e peluche dinanzi all’abitazione

Si avvale della facoltà di non rispondere la 44enne di origine ungherese che è stata fermata con l’accusa di aver ucciso il suo bambino.

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La donna di 44 anni, ungherese, che alcune ore fa è stata fermata a Città della Pieve per l’omicidio del figlio, si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al pubblico ministero Manuela Comodi. La donna ha negato di aver ucciso il figlio, nonostante le sue parole, le prove a suo carico sono numerose e significative.

Secondo la testimonianza della donna, lei si sarebbe allontanata un momento dal passeggino dove vi era il piccolo per andare a raccogliere un giocattolo o simile; al suo ritorno avrebbe ritrovato il bambino con diverse ferite di arma da taglio sul petto. Nel pomeriggio di ieri, un passeggino con alcune tracce di sangue è stato sequestrato nei pressi del supermercato dove la donna si era fermata con il piccolo. Il padre del bambino, al momento dei fatti all’estero, ha ricevuto una foto del bambino insanguinato, presumibilmente dalla donna. Questa è un’altra delle prove tra gli elementi d’accusa a carico della 44enne.

Intanto, i cittadini di Città della Pieve, profondamente colpiti dall’accaduto, hanno iniziato una sorta di pellegrinaggio al casolare di Pò Bandino dove ieri sarebbe stato ucciso il piccolo. Macchinine, fiori e peluche sono stati lasciati sul cancello dell’edificio.

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