sabato, 20 Aprile 2024

Ambiente, operazione “Spiagge pulite”: quintali di rifiuti raccolti da Biosalus e Worldrise

La pulizia delle spiagge è iniziata in Campania, in Puglia e nel Lazio, i collaboratori di Biosalus insieme ai volontari e allo staff di Worldrise hanno ripulito le spiagge dalla plastica e da altri rifiuti per dare un sostegno concreto alla salvaguardia del mare.

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Dieci giorni fa, l’8 giugno, ai quattro angoli della Terra si è celebrata la Giornata Mondiale per gli Oceani, istituita durante il Vertice sull’ambiente a Rio de Janeiro del 1992, quando finalmente tutti i popoli del pianeta si sono resi conto che stavano distruggendo una delle risorse più preziose per la propria sopravvivenza. Da allora sono stati fatti diversi passi avanti, ma il progresso ne ha fatti di più, con risultati in termini di inquinamento e rifiuti sotto gli occhi di tutti, come molti si stanno rendendo conto in questi giorni con i primi bagni a mare. Perfino l’arcipelago protetto delle Galapagos, paradiso della biodiversità, sta soffrendo.

Accanto a chi se ne frega, c’è anche chi si dà da fare per l’ambiente. Tra questi c’è Biosalus Italia, impegnata nella pulizia delle spiagge italiane insieme a Worldrise, organizzazione mondiale no profit che sviluppa progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino. L’iniziativa Spiagge Pulite ha visto impegnati e coinvolti direttamente i collaboratori dell’azienda leader per la produzione e la distribuzione di depuratori d’acqua e purificatori d’aria, in alcune spiagge di tre regioni: Campania, Puglia e Lazio, a favore del benessere dell’ecosistema dei nostri mari.

Il mare è la linfa vitale del Pianeta: ci dona il 50% dell’ossigeno, assorbe circa il 25% dell’anidride carbonica in eccesso, regola il clima ed è fonte di sostentamento per più di 4.3 miliardi di persone. Biosalus Italia, prosegue così nel suo impegno sociale che vede l’azienda in prima linea oltre che nella progettazione e realizzazione di pozzi di acqua potabile in Africa nella tutela dell’ambiente. Attività che non si sono bloccate nemmeno in questo anno particolare.

“Siamo felici di intraprendere questo progetto insieme a Worldrise – spiega il brand owner di Biosalus Italia Mauro Messina – perché siamo sensibili alla necessità del mare. Il mare e le spiagge hanno bisogno, del nostro impegno quotidiano e di tutto il nostro sforzo. Per questo Biosalus sarà impegnata a ripulire le spiagge delle location individuate per favorire il respiro dei mari vicini. Siamo convinti che un piccolo gesto fatto con convinzione può produrre risultati importanti”. L’impegno per la salvaguardia del mare, del resto, era già chiaro dall’anno scorso, Messina lo aveva già anticipato in occasione del World Clean up Day 2020, durante il quale i manager di Biosalus si sono riboccati le maniche per ripulire boschi e parchi.

Secondo dati diffusi dal Parlamento Europeo, solo il 30% dei rifiuti in plastica viene riciclato. Ancora troppo poco. Per aumentare questa quota, ogni piccolo gesto può essere importante: fare la raccolta differenziata, evitare di abbandonare i rifiuti nella natura e attivarsi per ripulire parchi e spiagge, Tutte le nostre azioni possono avere un impatto significativo. Tantissimo il materiale recuperato durante le attività, tra cui migliaia di cotton fioc, mozziconi di sigarette, pezzi di moquette, bottiglie in vetro e plastica, tappi di bottiglie, lattine, frammenti di vetri, cibo da asporto, giocattoli in plastica. Tutto materiale che crea inquinamento.

Il beach cleaning ha preso il via giovedì 10 giugno in Campania, lunedì 14 giugno in Puglia e giovedì 17 giugno nel Lazio, dove i collaboratori Biosalus insieme ai volontari e allo staff di Worldrise hanno ripulito le spiagge dalla plastica e da altri rifiuti per dare un sostegno concreto alla salvaguardia del nostro mare.

Worldrise è una onlus che si occupa di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino sviluppando progetti in grado di unire educazione, creatività e divulgazione. I progetti vengono creati e portati avanti da giovani professionisti, studenti e neolaureati, con un’attenzione particolare al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni, futuri custodi del patrimonio naturalistico italiano e mondiale.

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