venerdì, 29 Marzo 2024

Presidi, la questione gender secondo Giannelli: “Tocca alla scuola preparare gli studenti”

Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, esprime tutto il suo consenso nell'affrontare all'interno delle scuola la questione gender. La scuola è il luogo per eccellenza, in cui il singolo individuo forma la propria personalità.

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“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale“. Questo è ciò che afferma l’Art.2 della Costituzione Italiana e il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, esprime tutto il suo consenso nell’affrontare all’interno delle scuola la questione gender. La scuola è il luogo per eccellenza, in cui il singolo individuo forma la propria personalità. Oltre che in famiglia, all’interno delle mura domestiche, è la scuola che dà la possibilità di formare e garantire la trasmissione di norme e valori su tutto quello che può essere la vita al di fuori.

La questione gender “è una problematica già presente nelle scuole e che dunque non possiamo ignorare: a noi spetta il compito di preparare le nuove generazioni a gestire la complessità sociale con serenità e col massimo rispetto reciproco“, sostiene Giannelli.

È nella scuola che, secondo le idee del sociologo George Herbert Mead, avviene il processo attraverso il quale una persona impara e generalmente arriva ad accettare i modi di un gruppo o di una società nel suo insieme, ed è appunto per questo motivo che, secondo il presidente dell’Associazione nazionale presidi,quello dell’identità di genere, in particolare, è un tema scottante che non può essere solo oggetto di prese di posizione ideologiche. La scuola è, per eccellenza, luogo di crescita, conoscenza e confronto; naturalmente, tutto questo deve avvenire nel rispetto della sensibilità di ciascuno“. 

L’istruzione è strettamente legata al processo di socializzazione e James Samuel Coleman, sociologo, ha scoperto le qualità degli insegnanti e soprattutto che debbano essere loro ad influenzare in modo positivo gli studenti. Giannelli conclude che “è necessario formare il personale scolastico mettendolo in condizioni di affrontare le situazioni esistenti nelle varie realtà, facendo ricorso a professionisti adeguatamente preparati“.

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