I conflitti durante l’ultimo venerdì di Ramadan a Gerusalemme sono una “provocazione per milioni di musulmani in tutto il mondo”, come il vicino Qatar si è espresso dopo i violenti scontri tra palestinesi e forze di sicurezza israeliane sulla Spianata delle Moschee, a Gerusalemme, e che hanno provocato il ferimento di circa 200 persone.
E oggi arrivano anche le dichiarazioni del Premier Benjamin Netanyahu che, assicurando il ripristino dell’ordine, afferma: “Stiamo agendo in maniera responsabile per assicurare la legge e l’ordine a Gerusalemme e mantenere la libertà di fede nei luoghi santi”.