venerdì, 19 Aprile 2024

Mazara, violenza di gruppo: gli arrestati si difendono. Il padre della ragazza: “Denunciate!”

Il padre della 18enne: “Alle ragazze violentate che non hanno la forza di denunciare dico: bisogna farlo senza se e senza ma, perché va affermata la legalità e la dignità di ogni donna".

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Massimo Mattozzi – l’avvocato dei due assistiti di 23 e 24 anni finiti in carcere a Trapani, con l’accusa di violenza aggravata sulla 18enne di Mazara – difende i ragazzi dichiarando che la vittima si sarebbe provocata i lividi sulle braccia scivolando dalle scale. Era ubriaca e loro l’avrebbero anche aiutata a rialzarsi. I due sono stati interrogati dal Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Marsala.

Gli altri sospettati, di 20 e 22 anni, finiti ai domiciliari, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

L’accusa, invece, fornisce una versione ben distinta sull’accaduto, raccontando che la ragazza sarebbe stata attirata in villa a Tre Fontane nel febbraio scorso, con la scusa di una festa.

Secondo quanto riportato da “Il Giorno”, il padre della 18enne ha lanciato un appello: “Alle ragazze violentate che non hanno la forza di denunciare dico: bisogna farlo senza se e senza ma, perché va affermata la legalità e la dignità di ogni donna. Mia figlia è molto giù psicologicamente. Certe volte esprime la sua solarità, ma capita pure che la notte si sveglia e urla.”

Nel frattempo, Giuseppe Titone, uno dei quattro arrestati pubblica un post su Facebook difendendosi dagli attacchi: “La ragazza che conoscete voi era a conoscenza di tutto, non c’è stata nessuna violenza, nessun abuso, niente!”

Intanto, il padre nella sua dichiarazione aggiunge: “Due dei giovani arrestati frequentavano casa nostra perché amici d’infanzia di mio figlio; mangiavano qui per anni e ora hanno tradito quella fiducia che c’era. Come papà mi sono sentito ingannato. Campobello di Mazara non può meritare persone di questo tipo.”

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