La motovedetta della Guardia Costiera libica ‘Ubari’ ha portato in salvo 104 migranti, inclusi dieci donne e tre bambini e ha, inoltre, recuperato i corpi senza vita di una donna e un bambino.
Come scrive l’account di Migrant Rescue Watch su Twitter, i migranti sono poi stati condotti alla base navale di Tripoli dove è stata fornita assistenza nel Return Center. Allo stesso tempo è stata posta in stato di fermo una persona, ritenuta responsabile dei decessi avvenuti durante il viaggio.
I migranti erano tutti di origine africana, ma di diverse provenienze: 43 migranti arrivavano dal Mali, 33 dalla Costa d’Avorio, 16 dalla Guinea, 8 dal Sudan, 3 dal Senegal e uno dal Niger.
Prima del tweet reportage, la portavoce dell’OIM, Organizzazione Internazionale per le migrazioni, Safa Msehli aveva già annunciato il tragico evento ieri sera, criticando inoltre il muro di silenzio dell’Europa riguardo ai temi di migrazione.
🔴 1/3 #SAR Op 21.04.21 – Libyan Coast Guard ship "Ubari" rescued 104 #migrants incl. 10 women and 3 children and recovered 2 bodies (1 female & 1 male child). Rescued disembarked safely in Tripoli Naval Base. #migrantcrisis #frontex #seenotrettung #COVID19 pic.twitter.com/yKjftZhgD1
— Migrant Rescue Watch (@rgowans) April 22, 2021
‼️ A child and one woman died off #Libya today and more than 100 people were intercepted and taken to the limbo of detention.
The European walls of silence continue to grow taller. pic.twitter.com/jEMlhLI6jK
— Safa Msehli (@msehlisafa) April 21, 2021