sabato, 27 Luglio 2024

Omicidio Tramontano, Impagnatiello parla in aula: “Non sono pazzo”

Le parole della madre di Giulia, Loredana Femiano, richiamano l'attenzione sulla necessità di giustizia per la perdita della figlia. La sua richiesta di una "pena esemplare" riflette il desiderio di vedere Impagnatiello ritenuto responsabile per le sue azioni.

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Nel corso dell’ultima udienza del processo per l’omicidio di Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello, l’imputato accusato del delitto, ha fatto nuove e intense dichiarazioni. Davanti alla corte, il 31enne ha offerto un’intima riflessione sul suo stato mentale e le circostanze che hanno portato alla tragica morte della sua compagna.

Impagnatiello ha rivelato che la sua decisione di rivelare la sua doppia relazione a Giulia è stata motivata da un senso di esasperazione e saturazione derivante dalle menzogne che aveva tessuto. Ha sottolineato che non si considera pazzo, ma che la sua mente era tormentata dalla pressione delle bugie che stava vivendo.

L’ex barman ha condiviso anche il suo sgomento nel sapere del numero di coltellate inflitte, definendolo “spaventoso” e “soffocante”. Ha ammesso di non poter spiegare le sue azioni, ma ha espresso il suo profondo dispiacere per l’accaduto.

Durante l’interrogatorio, la voce di Impagnatiello si è spezzata mentre parlava del figlio che avrebbe potuto avere con Giulia, evidenziando il suo coinvolgimento emotivo nel raccontare gli eventi precedenti alla tragedia. Ha descritto la vacanza a Ibiza come un momento di ritrovamento con la compagna, discutendo anche dei loro piani futuri di trasferirsi in Spagna.

Il nome Thiago, che sarebbe potuto essere quello del bambino, è emerso come una delle possibili scelte, suscitando forti emozioni nell’imputato. Ha anche svelato che Giulia aveva considerato l’idea di abortire nelle prime settimane, ma che entrambi avevano trovato una connessione speciale con il bambino non ancora nato.

Le parole della madre di Giulia, Loredana Femiano, richiamano l’attenzione sulla necessità di giustizia per la perdita della figlia. La sua richiesta di una “pena esemplare” riflette il desiderio di vedere Impagnatiello ritenuto responsabile per le sue azioni.

L’udienza ha rappresentato un momento di intensa emotività e riflessione sulla tragedia che ha colpito le vite di entrambi gli individui coinvolti, lasciando una comunità sconvolta e in cerca di risposte.

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