sabato, 27 Luglio 2024

Udine, ritrovati i corpi delle due ragazze nel fiume Natisone: si cerca il terzo disperso

Nelle acque del fiume Natisone sono stati ritrovati i corpi senza vita di due ragazze, con ogni probabilità Patrizia Cormos e Bianca Doros, travolte dalla piena del fiume venerdì scorso insieme all'amico Cristian Casian Molnar, ancora disperso

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Nelle acque del fiume Natisone sono stati ritrovati i corpi senza vita di due ragazze, con ogni probabilità Patrizia Cormos e Bianca Doros, travolte dalla piena del fiume venerdì scorso insieme all’amico Cristian Casian Molnar, ancora disperso. I vigili del fuoco hanno recuperato i corpi domenica mattina, rispettivamente a circa 700 e 1000 metri dal punto dell’ultimo avvistamento.

La procura di Udine ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e ha disposto l’autopsia sui corpi delle ragazze. Le ricerche del terzo disperso, Cristian Molnar, continuano senza sosta. «Le ricerche proseguono con tutte le risorse che abbiamo in campo. Non ci fermiamo finché non troviamo anche il terzo disperso. La speranza, seppur ridotta, è di trovarlo ancora in vita», ha dichiarato Sergio Benedetti, vice comandante vicario dei Vigili del Fuoco di Udine.

Le condizioni del fiume sono in miglioramento, con il livello dell’acqua che sta lentamente diminuendo. Questo ha permesso ai soccorritori di intensificare le operazioni di recupero. I sommozzatori si sono immersi nuovamente nelle acque, mentre unità cinofile perlustrano le aree emerse. I familiari dei ragazzi, ospitati nell’ex sede della Croce Rossa di Premariacco, sono stati accompagnati all’obitorio per il riconoscimento dei corpi.

La comunità di Premariacco si è mobilitata per supportare i soccorritori e i familiari delle vittime. I cittadini hanno portato cibo e bevande, dimostrando grande solidarietà. Una psicologa volontaria della Protezione Civile è presente per fornire supporto emotivo ai familiari. «Un grazie particolare va a tutti i miei colleghi e ai cittadini, agli alpini e ai volontari civici che si sono divisi i compiti di vicinanza ai genitori e in aiuto a tutti i soccorritori», ha dichiarato Michele De Sabata, sindaco di Premariacco.

Ricostruzione dell’Incidente
L’incidente è avvenuto il 31 maggio, quando i ragazzi erano entrati nella spiaggia di Premariacco, ignari del pericolo imminente. La piena del Natisone li ha sorpresi, impedendo loro di trovare un appiglio. «Se conoscevano il fiume e il posto sarebbero scappati», ha spiegato il sindaco De Sabata. «Purtroppo, non sapendo, hanno perso l’attimo e l’acqua ha preso una velocità tale da non permettere di poter trovare un appiglio».

La comunità e i soccorritori continuano a sperare e pregare per il ritrovamento di Cristian Molnar. «Diciamo tutti una preghiera e speriamo in Dio», ha concluso il sindaco De Sabata, esprimendo la speranza che le operazioni di ricerca possano avere esito positivo.

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