lunedì, 17 Giugno 2024

Ucraina, armi Nato contro la Russia: la Lituania sostiene le decisioni di Kiev

I ministro degli esteri della Lituania, Landsbergis, ha sostenuto l'azione di difesa di Kiev e ha anche attaccato l'Ungheria per il blocco della European Peace Facility e dei colloqui di adesione dell'Ucraina all'UE, accusando Budapest di ostacolare sistematicamente gli sforzi europei di avere un ruolo significativo in politica estera

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Il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, ha dichiarato che l’Ucraina dovrebbe poter utilizzare le armi fornite dalla NATO come meglio crede per difendersi dall’aggressione russa. Parlando a margine del Consiglio Esteri a Bruxelles, Landsbergis ha sottolineato che permettere a Kiev di contrattaccare con decisione è il modo migliore per prevenire l’escalation e fermare Mosca. “Il problema più grande è la nostra paura della reazione russa”, ha detto, criticando la risposta occidentale che a suo dire incoraggia l’aggressività di Mosca.

Landsbergis ha anche attaccato l’Ungheria per il blocco della European Peace Facility e dei colloqui di adesione dell’Ucraina all’UE, accusando Budapest di ostacolare sistematicamente gli sforzi europei di avere un ruolo significativo in politica estera. Landsbergis ha anche attaccato l’Ungheria per il blocco della European Peace Facility e dei colloqui di adesione dell’Ucraina all’UE, accusando Budapest di ostacolare sistematicamente gli sforzi europei di avere un ruolo significativo in politica estera

Il Dibattito sull’Uso delle Armi Nato

Le opinioni sull’uso delle armi NATO fornite all’Ucraina sono divise. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, sembra favorevole a permettere a Kiev di utilizzare queste armi contro obiettivi in Russia, mentre il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, ha dichiarato che la decisione spetta all’Ucraina. Anche la Svezia ha espresso un sostegno cautelato, affermando che, secondo il diritto internazionale, l’Ucraina ha il diritto di difendersi con azioni militari nel territorio del nemico.

Di contro, il cancelliere tedesco Olaf Scholz si oppone all’uso delle armi tedesche contro obiettivi russi, ribadendo che la Germania ha concordato regole chiare con l’Ucraina per l’uso del proprio armamento. La Germania ha fornito a Kiev pezzi di artiglieria a lungo raggio, come il lanciarazzi Mars II.

La Posizione dell’Italia

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha sottolineato che non spetta al segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, decidere sull’uso delle armi fornite dagli alleati all’Ucraina. Tajani ha ribadito che l’Italia consente l’uso del proprio materiale militare solo all’interno dei confini ucraini, aggiungendo che sarà responsabilità italiana verificare il rispetto di questa condizione in accordo con Kiev.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso prudenza riguardo alle dichiarazioni di Stoltenberg, affermando che, pur mantenendo la fermezza della NATO, è importante evitare un racconto allarmistico su un’Europa sull’orlo di un conflitto ampio. Meloni ha ribadito che la deterrenza è essenziale per mantenere l’equilibrio tra le forze e ha citato il motto latino “se vuoi pace, prepara la guerra” come guida per la politica internazionale.

La discussione sull’uso delle armi NATO da parte dell’Ucraina continua a essere un tema centrale nei dibattiti internazionali, con posizioni divergenti tra i vari paesi membri. Mentre alcuni, come la Lituania e la Gran Bretagna, spingono per maggiore libertà d’azione per Kiev, altri, come la Germania e l’Italia, insistono su un uso più restrittivo e controllato delle armi fornite.

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