Una nuova escalation di violenza è stata registrata tra Ucraina e Russia, con due incidenti che hanno coinvolto entrambi i paesi in un susseguirsi di botta e risposta militare.
Nella regione russa di confine di Belgorod, almeno sei persone sono state uccise e altre 35 sono rimaste ferite in un attacco di droni attribuito all’Ucraina. Le autorità russe hanno riferito che i droni hanno colpito due autobus che trasportavano dipendenti di un’azienda agricola. Il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e ha denunciato l’uso di “droni kamikaze” da parte delle forze ucraine. Nel frattempo, la Russia ha risposto attaccando sei villaggi nell’oblast di Sumy, senza registrare vittime ma causando parziali blackout nell’area a causa degli attacchi ai sistemi energetici regionali.
La situazione è ulteriormente complicata dalle mosse della Russia, con il presidente Vladimir Putin che ha ordinato esercitazioni sull’uso di armi nucleari non strategiche, aumentando le tensioni nella regione. Queste esercitazioni coinvolgeranno le forze nucleari non strategiche del Distretto Militare Meridionale, comprendendo formazioni missilistiche, aviazione e forze navali.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha accusato gli Stati Uniti di considerare la Russia un nemico indipendentemente dall’esito delle elezioni presidenziali. Lavrov ha sottolineato che sia i democratici che i repubblicani negli Stati Uniti perseguono l’obiettivo di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, indipendentemente dal vincitore delle elezioni. La dichiarazione di Lavrov riflette le crescenti tensioni tra Russia e Stati Uniti, che continuano a definire le rispettive politiche estere.
