L’indagine annuale condotta da Altroconsumo ha rivelato una situazione preoccupante per le famiglie italiane, con una persistente debolezza nella capacità di spesa. Nonostante una leggera stabilizzazione, la situazione rimane critica e le prospettive per il futuro non sembrano promettenti.
Secondo il Termometro Altroconsumo 2023, che analizza sei ambiti di spesa tra cui abitazione, mobilità, salute, alimentazione, istruzione, cultura e tempo libero, l’indice complessivo è di 45,1, segnando un lieve calo rispetto all’anno precedente. Questo risultato rappresenta un nuovo record negativo dall’inizio delle rilevazioni nel 2018.
L’analisi rivela che una famiglia su dieci (10%) ha sperimentato gravi difficoltà economiche nel corso del 2023, con un numero sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente ma ancora allarmante. Solo il 27% delle famiglie non ha riportato alcuna difficoltà, mentre aumenta il numero di coloro che hanno avuto problemi nel risparmiare, passando dal 35% al 40%.
Le spese per l’abitazione e la salute sono risultate essere le principali fonti di difficoltà, con il 51% e il 47% delle famiglie che ha avuto problemi rispettivamente. In particolare, le visite mediche e le cure dentistiche sono emerse come voci di spesa particolarmente problematiche, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.
È preoccupante anche l’aumento delle famiglie che faticano a concedersi piccoli lussi come andare al bar o al ristorante, che è salito al 44%, con un incremento di 8 punti percentuali rispetto al 2022.
La disparità tra le diverse regioni italiane è confermata anche nel 2023, con il Nordovest che mostra una situazione migliore rispetto al Centro e al Sud, evidenziando un divario persistente.
Nonostante le politiche messe in atto per sostenere i redditi e contenere l’inflazione, sembra che i benefici non si siano riversati positivamente sulle famiglie italiane, minacciando così la loro stabilità economica e sociale.
In particolare, la spesa sanitaria privata è aumentata significativamente, con il 7% delle persone che hanno rinunciato alle cure per problemi economici o difficoltà di accesso ai servizi.
La situazione critica emersa dall’indagine Altroconsumo richiede un’azione urgente da parte delle autorità per garantire il benessere economico delle famiglie italiane e proteggere i loro diritti fondamentali.