giovedì, 2 Maggio 2024

Strage a Palermo, oggi l’interrogatorio dei tre fermati: il padre e una coppia che lo avrebbe istigato al delitto

Tutti e tre i fermati affrontano l'accusa di omicidio e soppressione di cadavere. Secondo la Procura di Termini Imerese, la coppia di complici avrebbe istigato Barreca convincendolo che i figli fossero posseduti da Satana.

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Oggi, mercoledì 14 febbraio, si terrà davanti al giudice per le indagini preliminari di Termini Imerese (Palermo) l’interrogatorio di garanzia di Giovanni Barreca, il muratore di 54 anni accusato di aver sterminato la propria famiglia, composta dalla moglie Antonella Salamone e dai figli Kevin, 15 anni, ed Emanuel, 5 anni. Accanto a lui saranno interrogati anche Sabrina Fina e Massimo Carandente, una coppia di disoccupati, accusati di complicità nella strage familiare.

Secondo quanto emerso dai primi esami medico-legali, i due ragazzi sarebbero stati torturati prima di essere uccisi, utilizzando attizzatoi e catene. Entrambi sarebbero stati soffocati, con il maggiore ritrovato legato a una catena sul lettino. Tutti e tre i fermati affrontano l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere.

Secondo la Procura di Termini Imerese, la coppia di complici avrebbe istigato Barreca convincendolo che i figli fossero posseduti da Satana. Tuttavia, Fina e Carandente si sono dichiarati innocenti rispetto alle accuse loro mosse.

Sabato, invece, saranno eseguite le autopsie sui cadaveri delle tre vittime, al fine di ricostruire nel dettaglio le dinamiche della tragedia e fornire ulteriori elementi alle indagini in corso.

La comunità locale è sconvolta da questa terribile vicenda, che ha scosso profondamente la città di Palermo e ha generato una forte ondata di sgomento e solidarietà nei confronti della famiglia colpita dalla tragedia.

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