giovedì, 2 Maggio 2024

Il Governo italiano autorizza cortei pro-Palestina, ma non nel Giorno della Memoria

La decisione è stata presa per evitare possibili tensioni in concomitanza con la giornata internazionale che commemora le vittime dell'Olocausto.

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In una recente circolare inviata ai questori sul territorio, il Ministero dell’Interno ha autorizzato le manifestazioni a sostegno della causa palestinese nelle città italiane, ma con una precisa limitazione: non devono coincidere con il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio. La decisione è stata presa per evitare possibili tensioni in concomitanza con la giornata internazionale che commemora le vittime dell’Olocausto.

La circolare sottolinea che, sebbene le manifestazioni pro Palestina siano legittime, la loro sovrapposizione con la Giornata della Memoria potrebbe compromettere il valore attribuito dalla Repubblica Italiana alla commemorazione delle vittime delle leggi razziali e alla condanna della persecuzione del popolo ebraico. La precauzione è motivata anche dalla preoccupazione di possibili tensioni in un contesto internazionale già teso.

I questori sono stati invitati a valutare l’adozione di prescrizioni temporali che posticipino le manifestazioni a un’altra data, garantendo così la libertà di manifestazione e, al contempo, rispettando il significato della Giornata della Memoria. Devono anche predisporre misure di sicurezza adeguate, considerando la persistente minaccia terroristica, e intensificare la vigilanza su potenziali obiettivi a rischio.

La decisione è stata accolta con favore da alcune parti della comunità ebraica italiana, che hanno elogiato la sensibilità dimostrata dal Ministero dell’Interno nel non sovrapporre le manifestazioni pro Palestina al Giorno della Memoria. Tuttavia, alcune organizzazioni studentesche, come il Collettivo Sapienza, hanno espresso dissenso, definendo la decisione un atto di censura.

La Comunità Ebraica di Roma ha ringraziato le istituzioni per avere evitato che le manifestazioni pro-Palestina si svolgessero nel Giorno della Memoria, sottolineando che sarebbe stato un oltraggio alla memoria delle vittime dell’Olocausto. Il presidente, Victor Fadlun, ha evidenziato come il rischio di tensioni sia reale, specialmente considerando gli eventi recenti che hanno visto cortei simili degenerare in violenza.

In risposta, il Collettivo Sapienza ha rilanciato l’appello per il corteo pro Palestina, sottolineando la solidarietà con la resistenza del popolo palestinese e criticando la narrativa sionista. La polemica resta aperta mentre si avvicina la data delle manifestazioni, e le autorità si preparano a garantire la sicurezza pubblica in un contesto delicato.

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