mercoledì, 1 Maggio 2024

Bruxells Consiglio Ue, possibile successore di Michel: tra i principali candidati il nome di Draghi

Le dimissioni anticipate di Charles Michel dalla carica di presidente del Consiglio Ue, in seguito alla sua candidatura alle Elezioni Europee, hanno scatenato le trattative per individuare il successore in cima all'organismo di Bruxelles.

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Le dimissioni anticipate di Charles Michel dalla carica di presidente del Consiglio Ue, in seguito alla sua candidatura alle Elezioni Europee, hanno scatenato le trattative per individuare il successore in cima all’organismo di Bruxelles. Tra i principali contendenti, emerge il nome dell’ex primo ministro italiano, Mario Draghi, secondo quanto riferito da funzionari e diplomatici europei al Financial Times.

Il 76enne ex presidente della Banca Centrale Europea, noto per il suo ruolo chiave nel salvataggio della moneta unica, è considerato una possibile opzione per la successione a Michel. Tuttavia, fonti vicine a Draghi suggeriscono che al momento non stia attivamente cercando un incarico di leadership a Bruxelles.

Nonostante le speculazioni, il processo decisionale sugli incarichi di vertice all’interno dell’Unione Europea è complesso e potrebbe coinvolgere ulteriori candidati. È difficile prevedere la sequenza delle trattative, e l’esito dipenderà anche dalle elezioni di giugno. Alcune fonti sottolineano che emergerebbero altri potenziali candidati per il ruolo attualmente ricoperto da Michel.

L’urgenza nella selezione di un successore è motivata anche dalle norme dell’UE, che permetterebbero al leader ungherese Viktor Orbán di assumere l’incarico se non fosse scelto alcun candidato prima delle dimissioni di Michel. Orbán rappresenterà l’Ungheria nella presidenza di turno semestrale dell’UE a partire dal 1° luglio.

Altri nomi considerati possibili per la carica includono i primi ministri spagnolo Pedro Sánchez e danese Mette Frederiksen. Tuttavia, la non appartenenza partitica di Draghi potrebbe essere un ostacolo, e le sue opinioni schiette su questioni come l’integrazione fiscale potrebbero generare contrasti, specialmente con paesi come la Germania.

Le trattative sono in corso, e il nome del successore di Michel sarà cruciale per la stabilità e la leadership dell’UE nei prossimi mesi.

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