lunedì, 29 Aprile 2024

Serie Tv, dopo “Cleopatra” al centro delle polemiche ora c’è “Annibale”: Netflix nuovamente accusato di ‘black washing’

Il dibattito si accende in Tunisia, paese natale di Annibale, e le origini e le discendenze del personaggio presto diventano il maggior topic di discussione dei giornali locali, arrivando dentro le aule del Parlamento.

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Il prossimo docu-film storico targato Netflix porta alla luce la storia del grande Annibale, ma, per molti, sotto la luce sbagliata. In questo caso, la scelta del regista Antoine Fuqua di far interpretare il generale cartaginese al celebre attore afro-americano Denzel Washington, ha sollevato un polverone mondiale. Ancor prima dell’uscita del film, viene pubblicata una petizione, già sostenuta da 1300 firme, indirizzata al Ministero della Cultura con la richiesta di non permettere che contenuti erronei e irrispettosi vengano resi di dominio pubblico.

Il dibattito si accende in Tunisia, paese natale di Annibale, e le origini e le discendenze del personaggio presto diventano il maggior topic di discussione dei giornali locali, arrivando dentro le aule del Parlamento. Sui social si parla di ‘cultura woke’ volta a sottomettere le altre realtà. Infine, l’organo di informazione tunisino in lingua francese ‘La Presse’ ha dichiarato pubblicamente di essere schierato contro Netflix, in quanto con la produzione e la distribuzione di questa pellicola, diffonderebbe contenuti storicamente errati.

Le origini di Annibale rimangono incerte. Si sa che è nato a Tunisi, ma non viene riconosciuta come certa nessuna nazionalità precisa. Gli storici concordano ampiamente sul fatto che fosse di origine fenicia – una regione che comprende l’odierno Libano e la Siria – anche se visse in un’epoca di grandi imperi e mescolanze.

Lo scandalo di ‘Cleopatra’

La docu-serie, non è la prima a ricevere critiche a causa dell’inaccuratezza storica dei contenuti mediatici. A maggio scorso, ci sono stati ben due casi significativi che hanno indignato delle comunità etniche e sono finite al centro della polemica: il film live-action ‘La Sirenetta’ e la serie uscita su Netflix ‘Cleopatra’ sotto la regia di Adele James.

In entrambi i casi, le protagoniste sono interpretate da attrici nere: un lato Halle Bailey ad interpretare Ariel, dall’altro Jada Pinkett Smith nei panni di Cleopatra. Se, nel primo caso, si può considerare il fatto che si sta parlando di un personaggio di fantasia e inoltre una creatura fantastica, quindi le polemiche sull’etnia possono essere valutate pretenziose e senza reali ed importanti fondamenti, le polemiche su ‘Cleopatra’ sono state più lecite. Parlando di un personaggio realmente esistito e sul quale si possiede della documentazione storica, possiamo affermare con certezza che Cleopatra non fosse nera. Le vere origini rimangono un mistero, in quanto, secondo una teoria, Cleopatra, ultima discendente della dinastia tolemaica era macedone, ma nata in Egitto. Secondo la seconda teoria, la madre era egiziana, ma non vi è una risposta definitiva sulle origini del personaggio. Per questo motivo, i registi si sono sempre presi delle libertà sulla scelta di come rappresentare l’imperatrice. Infatti, non è la prima volta che Cleopatra viene interpretata da un’attrice di una nazionalità  totalmente derivante dalla scelta del regista. Ricordiamo Vivien Leigh, nella pellicola del 45′, Liz Taylor, Sophia Loren in ‘Due Notti con Cleopatra’ del 54′, Liz Taylor nelle vesti della protagonista in  ‘Cleopatra’ del 63 ‘ed infine Monica Bellucci in ‘Asterix e Obelix’ del 2002. Nel 2025, uscirà nelle sale un nuovo film con una nuova versione di Cleopatra, stavolta interpretata dall’attrice israeliana Gal Gadot. (sito consultabile per vedere tutte le attrici che hanno interpretato la regina.

 

La reina Cleopatra, actores y personajes: quién es quién en la ...
Jada Prickett Smith nella docu-serie ‘Cleopatra’

Cleopatra: l'ultima regina del Regno tolemaico d'Egitto - Unica Radio
Liz Taylor

Gal Gadot as Cleopatra | Gal gadot, Gal, Women
Gal Gadot come Cleopatra

Poco dopo l’uscita della serie, è stata creata una petizione per rimuoverla da Netflix, in quanto ritenuta offensiva perchè portatrice di contenuti falsi. Anche un avvocato egiziano ha partecipato attivamente alla battaglia contro questi contenuti, facendo causa alla piattaforma Netflix, accusata di aver strumentalizzato la serie tv, volta a cancellare le memorie del popolo egiziano. L’opinione pubblica si divide sempre in più fasce: chi pensa che focalizzarsi sull’etnia dei personaggi e degli attori sia frutto di polemiche inutili e pretestuose e chi, invece, ne fa una questione di principio e rispetto. Molti content creator di origini africane sono andati contro alla regista, in quanto sta diffondendo contenuti che mancano di rispetto alla storia di un popolo.

‘ Ci sono svariati personaggi storici affascinanti ed interessanti di origine africana: date spazio alla nostra storia e non fateci appropriare di quella altrui.’

Le opinioni maggiormente diffuse sulla questione sono proprio quelle che sostengono che quanto per anni i media abbiano silenziato la storia africana, facendo white-washing, riducendola a una ricerca superficiale e non levando spazio e rilevanza a una gamma più vasta di personalità:‘Non è giusto lo facciano con altre comunità’.

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