venerdì, 3 Maggio 2024

Gaza, corpi di ignoti ammassati in una fossa comune a Khan Yunis

A Gaza scoperta una fossa comune con decine di corpi non identificati, nel cimitero di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

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A Gaza scoperta una fossa comune con decine di corpi non identificati, nel cimitero di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

I corpi dei cadaveri sono avvolti in teli blu, e calati in una fossa sabbiosa allargata di volta in volta per aggiungerne altri. Basem Dabadesh, comitato di emergenza del ministero per gli affari religiosi, ha dichiarato che le persone sepolte sono martiri sconosciuti, uomini donne e bambini.

L’attacco all’ospedale indonesiano di al-Shifa nel nord della striscia di Gaza ha causato tantissime vittime, molti degli stessi feriti sono morti dissanguati sotto gli occhi dei soccorritori.

Mercoledì, decine di corpi non identificati sono stati sepolti in una fossa comune nel cimitero di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dall’Agenzia France-Presse (Afp). Avvolti in teli blu, i corpi sono stati abbassati su barelle nella fossa sabbiosa, alcune delle quali avevano dimensioni corrispondenti a quelle di un bambino.

Il motivo di questa sepoltura comune è stato spiegato da Bassem Dababesh, membro del comitato di emergenza del ministero per gli affari religiosi: “Poiché questi martiri non avevano nessuno a cui dire addio, abbiamo scavato una fossa comune per seppellirli. Sono martiri sconosciuti.”

I resti, identificati solo da numeri, provenivano dagli ospedali indonesiano e di al-Shifa nel nord della Striscia di Gaza. L’ospedale indonesiano, situato ai margini del campo profughi di Jabalia, era stato parzialmente evacuato a seguito degli attacchi aerei israeliani.

Umm Mohammed al-Ran, una donna evacuata dall’ospedale indonesiano, ha raccontato all’Afp: “C’erano corpi ovunque. Se non l’avessi visto con i miei occhi, non ci avrei creduto. Le persone ferite sono morte dissanguate davanti a noi.”

La consegna dei corpi a Khan Yunis è stata preceduta da un’apparente trattenuta da parte di Israele, con il rilascio successivo avvenuto dopo le rappresentanze di “paesi terzi e delle Nazioni Unite”, secondo quanto dichiarato dal comitato di emergenza del ministero degli Affari religiosi.

Khalil Siam, direttore di una compagnia di trasporti, ha riferito che i corpi sono arrivati la notte prima, sollevando preoccupazioni sulla loro condizione di decomposizione. Sin dall’inizio del conflitto, i defunti a Gaza sono stati sepolti in modo affrettato in terreni privati e, in alcuni casi, anche in un campo da calcio, quando i cimiteri si sono rivelati pieni o inaccessibili a causa dei combattimenti in corso. La situazione in Gaza continua a suscitare preoccupazioni umanitarie e richiede l’attenzione della comunità internazionale.

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