lunedì, 29 Aprile 2024

Milano, Procura si oppone al riconoscimento dei figli di 3 coppie Lgbtq+: “Persone dello stesso sesso non possono essere genitori”

La Procura di Milano ha fatto riferimento alla sentenza numero 237 del 2019 la Corte Costituzionale, in cui viene "riaffermato il principio secondo cui allo stato nel nostro ordinamento è escluso che genitori di un figlio possano essere due persone dello stesso sesso".

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La Procura di Milano ha depositato i reclami alla Corte d’Appello milanese, chiedendo l’annullamento del riconoscimento dei figli di 3 coppie di donne, nati all’estero mediante procreazione medicalmente assistita. La pm Rossana Guareschi ha presentato reclamo, col coordinamento anche del procuratore Marcello Viola, contro i tre decreti del Tribunale civile che, il 23 giugno, ha dichiarato “inammissibile” la richiesta di annullamento delle trascrizioni di quei bambini nati e cresciuti da queste mamme.

La Procura di Milano ha fatto riferimento alla sentenza numero 237 del 2019 la Corte Costituzionale, in cui viene “riaffermato il principio secondo cui allo stato nel nostro ordinamento è escluso che genitori di un figlio possano essere due persone dello stesso sesso“. Alla base delle argomentazioni della Procura si sottolineano “i principi univoci dettati, a partire dal 2019 dalla giurisprudenza costituzionale e di legittimità”. Qualora i reclami fossero accolti, le madri intenzionali in questione perderebbero ogni dovere e diritto di genitorialità su quei figli.

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