lunedì, 29 Aprile 2024

Reggio Calabria, blitz dei Carabinieri per l’arresto del latitante: condannato a 8 anni di carcere

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La latitanza di Michelangelo Raso è durata meno di due mesi. Raso, 42 anni, è stato condannato in via definitiva a 8 anni e 6 mesi di carcere per reati in materia di armi, rapina e ricettazione. È stato arrestato mentre stava rientrando a casa, a Rosarno, dopo un’irruzione dei Carabinieri. L’operazione è stata coordinata dalla Procura generale di Reggio Calabria.

L‘inizio della latitanza di Raso

Raso è stato coinvolto nel 2017 in un’operazione “Recherche”, che ha riguardato la cosca Pesce-Bellocco di Rosarno. Il 42enne era irreperibile dallo scorso 16 febbraio: inizialmente si era rifugiato in Francia ma poi era rientrato in Italia per procurarsi del denaro. Dalle indagini, Raso sarebbe tornato in Calabria per vendere alcuni beni di proprietà e ricavare nuovi fonti di rifornimento.

Il suo nuovo nascondiglio non è sfuggito però agli investigatori. Attraverso un’azione di controllo del territorio, questi non hanno mai smesso di seguire le sue tracce soprattutto durante i giorni che hanno preceduto la cattura. Hanno accentuato controlli nella cerchia stretta di parenti, amici e presunti complici. Il latitante è stato portato nel carcere di Palmi.

Il blitz che ha portato alla cattura di Michelangelo Raso si inserisce in un progetto voluto dal Procuratore generale Gerardo Dominijanni. Il quale ha rafforzato il coordinamento delle attività delle forze di Polizia per la ricerca e la cattura dei latitanti destinatari di provvedimenti definitivi che, in poco tempo, ha condotto a importanti risultati.

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