martedì, 30 Aprile 2024

Say Waaad si studia nelle Università, Michele Wad Caporosso incontra gli studenti italiani: la nostra intervista

Ho intervistato Michele Wad Caporosso in occasione del suo tour nelle Università italiane. Ideatore e conduttore di Say Waaad!?! in onda su Radio Deejay, Wad inconterà gli studenti d'Italia per parlare di radio e condividere con loro esperienze in uno scambio alla pari. La prima data del tour è Cagliari.

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Michele Caporosso, meglio conosciuto come Wad è uno speaker radiofonico di Radio Deejay, ideatore e conduttore di Say Waaad!?! in onda dal lunedì al venerdì. Wad ha un modo tutto suo di fare radio, tanto che il suo programma è diventato argomento di studio in alcune Università Italiane. Non solo, molti Atenei da un paio d’anni ospitano Wad che è in giro per la Penisola ad incontrare gli studenti. Un tour, dal nome Say Wad Meets Students che vede coinvolte, per adesso, le Università di Roma, Milano, Genova, del Piemonte Orientale, di Perugia, di Teramo, di Verona, di Sassari e di Cagliari come prima tappa il 3 aprile 2023.

Ho rivolto alcune domande a Wad riguardo alla radio e al tour 2023 nelle Università.

Michele Caporosso, radio speaker, meglio conosciuto come Wad, in onda su Radio Deejay con Say Waaad!?! e nel week-end su M2O. Riferendoti alla radio tu dici che “è un posto di felicità e per far felice l’ascoltatore deve essere felice chi lo fa”. Immagino quindi che tu sia felice di fare questo lavoro. Possono capitare due cose, la stanchezza e i giorni no,  le metti da parte completamente quando il microfono si accende e vai in onda? O fanno parte del gioco anche quelle?
Fanno parte del gioco, ma si mettono automaticamente da parte. La magia della radio, che poi credo sia estendibile alla magia della performance – che sia artistica, sportiva o scolastica – è che in quel momento sei da un’altra parte, su un altro pianeta.

Say Waaad è un programma da te ideato e condotto. Nel tuo spazio radiofonico dai voce agli artisti oltre che parlare di attualità,  e lo fai nel modo più diretto possibile. Chi ti ascolta è come se ascoltasse i discorsi di un amico incontrato al bar per fare due chiacchiere. Tutto questo insieme a che cos’altro fanno di Say Waaad un programma che non puoi fare a meno di ascoltare?
Tutto questo per me fa parte di Say Waaad un programma che non posso fare a meno di “fare”, poi spero che i mille ingredienti che testiamo possano coinvolgere più gente possibile, principalmente è un programma di “curiosità” e di “novità” e di tante altre parole che finisco con l’accento sulla “a”. 

Quest’anno oltre che nei vari clubs ti troveremo in giro negli Atenei delle Università Italiane, Wad incontra gli studenti, raccontaci del progetto.
Da un paio di anni ci contattano dalle Università per vari motivi, sia dalle radio universitarie che dai corsi, addirittura in alcune Università studiano “Say Waaad!?!” come materia di esame, questo è incredibile per me. Surreale. L’anno scorso abbiamo incontrato gli studenti di alcune Università milanesi, quest’anno viste le richieste ci facciamo 12 belle gite in giro per l’Italia. Da Cagliari a Messina, Perugia, Roma, Verona, Viterbo, Teramo, Vercelli, Savona, Sassari, eccetera.

Scrivi nel post che pubblicizza l’evento, “Sono sempre più ossessionato dall’educazione affettiva”, cosa intendi dire con educazione affettiva?
Ci sono alcune espressioni che mi piacciono solo per il fatto che suonano bene, e che si lasciano interpretare, tipo questa. Per me è molto importante imparare a stare insieme alle persone, unirci, ascoltarci. Non sappiamo farlo bene, è tutto molto digitale, e in più gli ultimi anni non sono stati proprio piacevoli dal punto di vista della vicinanza tra la gente. E da qui nasce questa piacevole e nuova ossessione: imparare tutti insieme a stare, bene, insieme. Che sia in un club, in una Università, o nella propria intimità ascoltando la radio o guardandola in tv o su YouTube e Tik Tok.

“Condividere” sembra essere la parola chiave di Meets Students University Tour 2023, cosa ci vedi o cosa cerchi di afferrare dallo sguardo di questa nuova generazione di studenti e cosa invece vorresti trasmettere loro?
E’ tutta energia, sono contentissimo che ci invitino da tanti posti, ma in maniera un pò egoista devo ammettere che fa più bene a me, incontrare le persone, sentire i loro pareri, avere i loro feedback è veramente importante. E’ benessere. 

C’è tra i giovani che incontri qualcuno che ti chiede consigli su come poter lavorare in radio? La radio attira ancora questa nuova generazione?
Assolutamente si, anche se mi rendo conto che sia difficile ostacolare la narrativa del “ai giovani non interessa più”. Che sia il lavoro, la scuola o la radio. Credo molto che questo modo di dire faccia parte di una visione antica e ormai bruciata del presente. Ai consigli non so mai dare risposte, provo a raccontare le mie esperienze, a volte aiuta la verità più che la frase ad effetto.

Resto sempre sulle nuove generazioni. Se ti dico Trap music e Baby Gang, tu che cosa mi rispondi?
Mentalitè, che è il titolo di un singolo di Baby Gang. Chuck D dei Public Enemy diceva che “il rap è la CNN del ghetto”. Nessuno racconta la società, la periferia, i disagi generazionali, meglio di un rapper bravo. Baby Gang è un rapper molto bravo, a me basta questo.

Con l’ultima domanda mi diverto e ci gioco un pò sù. Chiedo a Wad di immaginare di essere rimasto l’ultimo superstite sul Pianeta Terra. Gli dico che da lì a poco verranno a prelevarlo gli Alieni per portarlo sul loro Pianeta. Gli chiedo di scegliere, tra le opzioni, cosa portare per poter meglio descrivere cosa noi esseri umani siamo stati. Tra vinile, compact disc e musicassetta, sceglie il vinile, “Il fascino del vinile è insuperabile, anche se non ho vissuto quell’epoca”. Tra Spotify o il video di un concerto live, Spotify. Tik Tok vince su Instagram, e una Fanzine ha la meglio su un Podcast. Mi ricordo delle sue origini pugliesi, Altamura per la precisione ed è inevitabile che chieda ad un pugliese trapiantato a Milano di scegliere tra “risotto alla milanese o pane di Altamura?”, mi risponde “Il pane, così quando finisce li convinco a tornare sulla terra per prenderne altro”. 

Per chi volesse Wad nella propria Università è sufficiente scrivere su [email protected]

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