giovedì, 25 Aprile 2024

Esteri, asse Riyad-Teheran: cosa prevede l’accordo di riavvicinamento

I ministri degli Esteri di Teheran e Riyad hanno accettato di incontrarsi quanto prima per gettare le basi di una seria alleanza e cooperazione in missioni diplomatiche. Hossein Amir Abdollahian ed il suo omologo saudita Faisal Al Saud hanno colloquiato via telefono questa mattina. Cosa prevedono gli accordi.

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Attraverso una dichiarazione congiunta, come riporta l’agenzia di stampa iraniana Tasnim, la Repubblica islamica d’Iran e l’Arabia Saudita, con mediazione della Cina, hanno raggiunto un accordo di riavvicinamento. I ministri degli Esteri di Teheran e Riyad hanno accettato di incontrarsi quanto prima per gettare le basi di una seria alleanza e cooperazione in missioni diplomatiche. Hossein Amir Abdollahian ed il suo omologo saudita Faisal Al Saud hanno colloquiato via telefono questa mattina, nel tentativo di normalizzare le procedure di riavvicinamento.

Ha svolto un ruolo decisivo l’intermediazione di Pechino, che si è offerta di ospitare i leader dei due Paesi all’inizio del mese. Nell’immediato futuro, Riyad come Teheran, accetteranno la re-inaugurazione delle proprie ambasciate e consolati nelle rispettive capitali. Nessuna delle due parti dovrà interferire con gli affari interni dell’altra e rispettare la sovranità, nonché dare effettiva attuazione agli accordi di cooperazione economica firmati 20 anni fa. Durante la telefonata di questa mattina, inoltre, i ministri degli Esteri Abdollahian e Al Saud si sono congratulati vicendevolmente per l’inizio del mese di digiuno del Ramadan. Le tensioni tra Iran e Arabia Saudita degenerarono nel 2016 quando un’autorità religiosa saudita, Nimr Baqir al-Nimr, venne giustiziato con l’accusa di aver “tramato con governi stranieri ed impugnato le armi contro le forze dell’ordine“, causando rivolte all’esterno dell’ambasciata saudita a Teheran. L’esecuzione di al-Nimr è stata condannata dalla Repubblica islamica e dal mondo sciita, creando disordini in entrambi i Paesi.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani ha espresso questa mattina le impressioni positive di Teheran riguardo il progetto di stabilità nel Golfo persico. Secondo Kanaani, come riportato da Tasnim, l’accordo raggiunto con l’Arabia Saudita può svolgere un ruolo importante nel riportare sicurezza, pace e sviluppo nella regione, grazie ad un approccio orientato al dialogo. Il diplomatico di Teheran ha anche voluto sottolineare l’appoggio fondamentale di Iraq, Cina e Oman durante le operazioni di riavvicinamento con Riyad.

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