venerdì, 29 Marzo 2024

Truffe romantiche, storie d’amore a distanza trasformate in ricatti e estorsioni: 8 arresti a Roma

Con profili fake, adescavano le persone fragili e instauravano un rapporto sentimentale in cambio di richieste di denaro

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Il “romance scam” (truffe romantiche) è un fenomeno criminale diffuso a livello nazionale, sempre eseguito nei confronti di persone sole, spesso donne. Infatti, molte delle vittime erano donne che desideravano avere delle relazioni e offuscate da questa idea non riconoscevano il pericolo a cui andavano incontro. Le donne, imprigionate in una relazione a distanza, facevano fatica a rendersi conto di essere una vittime di una truffa.

I criminali adescavano con profili fake le persone fragili, spesso presentandosi come personaggi affascinanti, e instauravano un rapporto sentimentale con le vittime. Una volta guadagnata la fiducia e la confidenza delle vittime, i criminali facevano richieste di denaro con scuse più disparate. Le richieste diventano sempre più frequenti e la vittima era indotta a indebitarsi pur di aiutare una persona che sentiva vicina.

I criminali sfruttavano le debolezze e le vulnerabilità delle vittime

Le indagini sono partite da una denuncia di una donna. Era stata contattata su Facebook da “Larry Brooks”, un ufficiale dell’esercito statunitense, con la foto profilo raffigurante un affascinante uomo di mezza età. Tra i due si è instaurata una vera e propria relazione e la vittima, credendo alla promessa di un futuro insieme, effettuava diversi bonifici per consentire all’uomo di far fronte alle difficoltà economiche che gli impedivano di congedarsi e arrivare finalmente in Italia. Per rendere più verosimile la truffa, i criminali si creavano fittizie identità di studi legali che confermavano, utilizzando comunicazioni via mail, le esigenze ed urgenze economiche di “Larry Brooks”.

I primi controlli hanno confermato i sospetti sul profilo fake “Larry Brooks”. Infatti, il profilo aveva truffato decine di donne. Nel corso delle indagini sono emerse di 32 vittime accertate con un guadagno illecito di circa 400.000 euro nel periodo dal 2018 al 2021. Inoltre, attraverso un’analisi di traffico delle comunicazioni internet e dei flussi finanziari, le autorità hanno scoperto delle somme di denaro inviate direttamente dalle vittime sui conti correnti dei criminali. Tali somme venivano poi incassate o trasferite sui conti dei complici, in molti casi con rimesse di denaro all’estero, per la condivisione dei guadagni.

L’approccio delle vittime è l’esito di un protocollo criminale

I criminali si adattavano alle diverse condizioni delle donne e facevano leva sui loro punti deboli per ottenere l’invio di denaro. Ad esempio, quando hanno scoperto che una delle vittime non aveva potuto essere madre, hanno inserito nella storia la figura di “Elvis Brooks”, figlio del sedicente militare, con il compito di instaurare una stretta relazione con la donna fino a spingersi al punto di chiamarla mamma. In alcuni casi per suscitare la compassione delle donne, il figlio veniva descritto come gravemente malato e bisognoso di costose cure.

Agli indagati è stato contestato anche il reato di sostituzione di persona, difatti “Larry Brooks” è una persona reale che vive negli Usa e la foto usata nei profili falsi è di un avvocato statunitense che ha presentato denuncia alle autorità americane. Dalle indagini i poliziotti di Roma hanno arrestato otto persone per truffa aggravata, riciclaggio e sostituzioni di persona.

Il danno maggiore è spesso psicologico: le vittime non riconoscono di essere state truffate

La difficoltà di accettare che il rapporto sentimentale coltivato non sia mai esistito e la consapevolezza, spesso rifiutata, di essere vittima spesso causano un importante trauma psicologico. La difficoltà di accettare la realtà e il sentimento di vergogna spesso inducono la vittima a non raccontare la propria storia neanche alle persone più care; delle 32 vittime accertate infatti, solo 8 hanno voluto formalizzare una denuncia. In molti casi, sono i parenti delle vittime a segnalare perchè preoccupati dalle improvvise difficoltà economiche ed economiche delle stesse.

Per evitare di essere vittima di romance scam, la polizia postale ha suggerito di controllare su un motore di ricerca il nome e le foto profilo delle persone che richiedono questo tipo di attenzioni e verificare che non vi siano già segnalazioni da parte di altri utenti. Inoltre, nei contatti in rete si richiede un grado di cautela nella valutazione delle relazioni interpersonali, diffidando dei messaggi in italiano spesso sgrammaticato e soprattutto delle richieste di denaro.

Le indagini condotte dagli investigatori del Centro Operativo per la Sicurezza cibernetica di Roma hanno l’obiettivo di contrastare il fenomeno delle truffe romantiche, reati contro il patrimonio commessi in danno di persone fragili, che i criminali ricercano e individuano sui social network, per poi portare a termine il progetto criminale e la truffa sfruttando le debolezze e le vulnerabilità delle vittime.

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