venerdì, 26 Aprile 2024

Rolling Stones, “Living in a Ghost Town”: il brano accusato di plagio

L’artista argentino Angelslang porta in tribunale la famosa band blues.

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Living in a Ghost Town” per chi non lo conoscesse è l’unico pezzo che il gruppo ha pubblicato durante la pandemia, brano blues-rock con influenze reggae che ha visto la luce dopo 8 anni di silenzio della band.

A quanto pare non tutti hanno apprezzato la canzone, infatti il cantante argentino Sergio Garcia Fernandez aka Agnelslang ha citato in giudizio Keith Richards e Mick Jagger nel tribunale federale di New Orleans.

L’accusa di copyright fatta dall’artista argentino dichiara che nel nuovo pezzo pubblicato nel 2020 Richards e Jagger “si sono appropriati indebitamente di molti degli elementi riconoscibili e protetti” nel particolare Angelslang fa riferimento alle canzoni “So Sorry” e “Seed of God“.

A quanto afferma Fernandez nonostante i suoi brani su Spotify abbiano un numero di stream decisamente modesto, il plagio sarebbe avvenuto grazie ad un’anteprima in formato cd che avrebbe spedito ad un parente stretto di Jagger. La conferma arriva direttamente dagli avvocati dell’argentino che sostengono la sua versione, “il parente stretto avrebbe confermato la ricezione al querelante via e-mail” aggiungendo anche che “Rolling Stones avrebbero apprezzato le canzoni e sarebbero anche stati interessati ad usarne stile e musica”.

Nello specifico Fernandez spiega come il brano dei Rolling Stones abbia caratteristiche estremamente simili a quelle di “So Sorry” e “Seed of God”, nel particolare avrebbero plagiato “melodie vocali, progressioni di accordi, schemi di percussioni, parti di armonica, parti di basso elettrico, tempi e altre indicazioni di chiave”.

Gli avvocati colludono affermando “Gli imputati non hanno mai pagato il querelante, né ottenuto l’autorizzazione per l’uso di So Sorry e Seed of God”, per il momento non vi è stata alcuna replica dalla controparte.

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