sabato, 27 Aprile 2024

Scontro fra aerei a Guidonia, continuano le indagini: errore umano o guasto meccanico?

Oggi verranno effettuate le autopsie sui corpi dei due militari morti, nello scontro fra aerei avvenuto ieri a Guidonia.

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Nella giornata di ieri, due aerei militari si sono scontrati a Guidonia Monte Celio, un centro alle porte di Roma, e i piloti sono morti nello schianto. I due velivoli sono precipitati al suolo, in un prato non lontano da via Longarina, dopo aver preso fuoco. L’altro aereo è precipitato in una strada poco distante, sfiorando alcuni palazzi. Secondo i testimoni è stato il pilota, nell’ultima manovra, a evitare la strage. Il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, appresa la notizia dell’incidente di volo, ha espresso ai familiari dei militari e al capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare “profondo cordoglio e sentimenti di affettuosa vicinanza a nome delle Forze armate e suo personale”.

Un errore umano forse dovuto a un malore di uno dei due piloti, oppure un guasto tecnico: queste sono le due ipotesi che restano sul tavolo per spiegare il disastro avvenuto ieri, 7 marzo, che ha portato alla morte del tenente colonnello Giuseppe Cipriano, di 48 anni, originario di Montalbano Ionico, in provincia di Matera e del maggiore Marco Meneghello, di 46 anni, nato a Legnago, in provincia di Verona, entrambi in servizio al 60esimo Stormo dell’Aeronautica Militare.

Il procuratore Menditto ha spiegato che «alle prime ricostruzioni è ragionevole ipotizzare che il velivolo caduto nella strada sia stato lì direzionato dal pilota per recare il minor danno possibile a cose e persone, tanto che i danni sono stati limitatissimi. Diversamente, una precipitazione sugli edifici ai lati della strada avrebbe causato numerose vittime».

Oggi verranno effettuate le autopsie sulle vittime, che potranno fornire maggiori elementi sulle cause del disastro.

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