venerdì, 26 Aprile 2024

Bielorussia, condannato al carcere il Premio Nobel Baliatski

Il Governo bielorusso, nel 2011, ammonì Baliatski circa l'illegale mantenimento dell'organizzazione Viasna, avvertendolo di un possibile procedimento disciplinare nei suoi confronti. Nel 2020, in seguito all'elezione dell'attuale presidente Alexander Lukashenko, partecipò attivamente alle proteste di massa.

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Un tribunale di Minsk, capitale della Bielorussia, ha condannato a scontare 10 anni di carcere il Premio Nobel Ales Baliatski. La notizia è stata riportata dall’Agenzia di stampa russa Ria Novosti. Il processo contro il celebre attivista di Viasna Human Rights Centre e fondatore del Partito BPF, recluso dal luglio 2021, è stato avviato lo scorso gennaio. Baliatski è stato giudicato colpevole di contrabbando e attività che violano gravemente l’ordine pubblico.

Il Premio Nobel e le proteste

Ales Baliatski è stato insignito del Premio Nobel per la pace il 7 ottobre 2022, in virtù del suo impegno in favore dei diritti umani e della democrazia. Negli anni ’80 fu uno dei protagonisti delle manifestazioni anti-sovietiche nei Paesi dell’Europa Centro-Orientale; fu inoltre uno dei membri fondatori del Fronte popolare bielorusso e un esponente di spicco della Comunità cattolica bielorussa. Il Viasna Centre, istituito nel 1996, è un’organizzazione che supporta finanziariamente i prigionieri politici e le loro famiglie. Il Governo bielorusso, nel 2011, ammonì Baliatski circa l’illegale mantenimento della società, visto che non è registrata, avvertendolo di un possibile procedimento disciplinare nei suoi confronti. Nel 2020, in seguito all’elezione dell’attuale presidente Alexander Lukashenko, partecipò attivamente alle proteste di massa.

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