Un tribunale di Minsk, capitale della Bielorussia, ha condannato a scontare 10 anni di carcere il Premio Nobel Ales Baliatski. La notizia è stata riportata dall’Agenzia di stampa russa Ria Novosti. Il processo contro il celebre attivista di Viasna Human Rights Centre e fondatore del Partito BPF, recluso dal luglio 2021, è stato avviato lo scorso gennaio. Baliatski è stato giudicato colpevole di contrabbando e attività che violano gravemente l’ordine pubblico.
Il Premio Nobel e le proteste
Ales Baliatski è stato insignito del Premio Nobel per la pace il 7 ottobre 2022, in virtù del suo impegno in favore dei diritti umani e della democrazia. Negli anni ’80 fu uno dei protagonisti delle manifestazioni anti-sovietiche nei Paesi dell’Europa Centro-Orientale; fu inoltre uno dei membri fondatori del Fronte popolare bielorusso e un esponente di spicco della Comunità cattolica bielorussa. Il Viasna Centre, istituito nel 1996, è un’organizzazione che supporta finanziariamente i prigionieri politici e le loro famiglie. Il Governo bielorusso, nel 2011, ammonì Baliatski circa l’illegale mantenimento della società, visto che non è registrata, avvertendolo di un possibile procedimento disciplinare nei suoi confronti. Nel 2020, in seguito all’elezione dell’attuale presidente Alexander Lukashenko, partecipò attivamente alle proteste di massa.