venerdì, 19 Aprile 2024

Roma, la baby gang di Talenti colpisce ancora per le vie principali: aggredite due dodicenni tensione tra i cittadini

Ormai le baby gang sono una realtà sempre più vivida e spaventosa in moltissime città italiane, da Milano come a Bari , il fenomeno si moltiplica e si diversifica senza trovare però un comune denominatore a spiegarne i motivi o la radice alla base. Degrado? Bassa Scolarizzazione? Noia?

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Non sono fatti nuovi per la cronaca locale, anche se lo sconcerto rimane e si rinnova nelle parole e negli occhi, non solo delle vittime e dei genitori, ma dell’intero quartiere considerato “zona bene” di Monte Sacro, Talenti, nell’area nord-est della capitale. L’aggressione è avvenuta nel Parco Talenti adiacente a via Corrado Alvaro, da parte di dieci ragazzini in totale, comprese quelle che vengono definite delle vere e proprie “mini-boss”. Infatti a guidare l’azione e ad interfacciarsi con le vittime sono state proprio due quindicenni che, con insulti e intimazioni, hanno scatenato il pestaggio.

“Mi hanno scaraventato a terra e hanno cominciato a picchiare, mirando alla faccia”. Racconta la giovane vittima che, terrorizzata, è riuscita a ricostruire l’avvenimento solo dopo qualche giorno. Gli altri componenti della “banda” le hanno incoraggiate continuando ad insultarla: “Gonfiatela! Guardate questa puttana!“.

“All’inizio non vedevo più da un occhio. Poi per fortuna la vista è tornata”, è il racconto-horror sulle testate romane principali. Con gli occhiali rotti, un dente spezzato, la ragazzina è  stata trasportata di corsa in ospedale dalla famiglia. “Ma sono ancora completamente scioccata, e non ho capito perché se la sono presa con me. Non ne ho idea. Forse per noia. O perché si divertono così. Non ricordo neanche cosa pensavo mentre mi picchiavano, ho come un vuoto nella testa. So però che anche se credono di essere ‘le boss’ del quartiere, in realtà non sono nessuno”.

La vittima: “All’inizio non vedevo più da un occhio. Non so perché hanno fatto questo”

Il pretesto, già collaudato in passato, partiva da una richiesta: “Ci date 1 euro?”, alla risposta negativa partiva il pestaggio: pugni in faccia, sputi e insulti. Spaventate, le due giovani sono quindi scappate rifugiandosi in un supermercato di via Jacopone da Todi. Qui i commessi hanno contattato il 112 per i soccorsi e le autorità competenti. Sul posto sono intervenuti da lì a poco gli agenti del commissariato Fidene-Serpentara di Polizia.

Un gruppo che, secondo quanto raccontato dalle vittime, nelle ultime settimane ha colpito più volte nel quartiere, in vie principali come l’elegante via Ugo Ojetti, una sorta di Via del Corso della zona. Poco distante ci sono negozi, bar, supermercati. “C’era gente, ma i passanti ci guardavano e tiravano dritto. Neanche i negozianti mi hanno aiutato”.

Ora le quindicenni sono state individuate dalla polizia. “Abbiamo presentato denuncia in commissariato, e ci hanno detto che convocheranno i genitori – racconta la madre di una delle due vittime – È gente della zona di Rebibbia e Tor Lupara. Ma sappiamo che comunque non potranno fare molto, parlando di minori. L’allarme e la vicinanza temporale tra le aggressioni della babygang hanno sollevato polemiche e richieste nei confronti del Municipio III, i genitori chiedono a gran voce maggior controllo e sicurezza per i propri ragazzi. E’ per altro argomento sensibile alla Giunta, dato che da quando Montesacro si è reinventato quartiere vivo la sera, gli abitanti più avanti con l’età gridano oltraggiati ad una movida incontrollata.

Non soddisfatta la gang ha attuato nuovamente lo stesso copione. Nel mirino la seconda volta sono però finiti due ragazzi – anche loro minori di 14 anni – avvicinati con la stessa scusa dell’euro dai cinque ragazzini, i due amici non hanno acconsentito alla loro richiesta. E così il pestaggio si è risolto anche in un furto di un giacchetta firmata da parte di una delle due quindicenni, che, mentre gli altri tenevano ferma la vittima, ha sfilato l’indumento per poi scappare.

Anche questo episodio di violenza molto grave è accaduto proprio nei pressi di una scuola e davanti ad un frequentato supermercato di via Ugo Ojetti alle 18.00. La mamma di una delle due vittime: “E’ una cultura, una mentalità che è difficile da cambiare” e conclude “state attenti e avvertite i vostri ragazzi del fatto gravissimo e doloroso”.

Ormai le baby gang sono una realtà sempre più vivida e spaventosa in moltissime città italiane, da Milano come a Bari , il fenomeno si moltiplica e si diversifica senza trovare però un comune denominatore a spiegarne i motivi o la radice alla base. Degrado? Bassa Scolarizzazione? Noia? Non è ancora chiaro e forse sarebbe troppo riduttivo dare risposte secche e definitive, nel mentre però, le denunce sono state presentate dai genitori e le pattuglie instituite anche durante la settimana e non solo nella piazza principale, Piazza Sempione, del quartiere.

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