giovedì, 25 Aprile 2024

Sanremo 2023, intervista a Francesco Roccati: autore del brano di Giorgia “Parole dette male”

Francesco Roccati alias Liede è un musicista e cantautore della scena torinese. Dopo aver scritto per Samuel e altri nomi della scena contemporanea prosegue la sua strada autorale entrando nel roster di Sony Music Publishg e firmando insieme ad Alberto Bianco Parole dette male, il brano prodotto da Big Fish  con cui Giorgia è in gara a Sanremo 2023. 

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Francesco Roccati alias Liede è un musicista e cantautore della scena torinese. Negli anni ha portato avanti sia la sua carriera da solista che quella di autore. Dopo aver scritto per Samuel e altri nomi della scena contemporanea prosegue la sua strada autorale entrando nel roster di Sony Music Publishg e firmando insieme ad Alberto Bianco “Parole dette male”, il brano prodotto da Big Fish con cui Giorgia è in gara a Sanremo 2023. 

Francesco ha raccontato dell’emozione provata nell’aver visto sul palco dell’Ariston Giorgia performare con un brano scritto da lui, ha rivelato qualche aneddoto riguardante la nascita del brano e poi ci ha raccontato  qualcosa di più sulla sua carriera da solista.

Ciao Francesco, come stai ?
Sto molto bene, è molto emozionante essere qua.

Dove sei adesso tu, a Sanremo?
Sì, sono dentro al Palafiori, è una discoteca a cielo aperto qui in questi giorni, mi sono ritagliato un angolino in cui stare che  non proprio bucolico ma insomma, eccoci qua.

Allora comincerei chiedendoti un po’ come è nata Parole dette male , un brano che tra l’altro si discosta molto dalla tua produzione personale.
E’ un brano che ho scritto con Alberto Bianco ed è nato nel suo studio a Marzo 2022, quindi sicuramente è anche molto influenzato dalla sua scrittura. Ci siamo ritagliati un momento per scrivere, come fanno i cantautori. Ci siamo resi conto che era  un brano dalla forte carica pop e che necessitava una vocalità femminile. Abbiamo subito pensato a Giorgia, anche perché Alberto aveva già scritto per lei.

Come è stata la sua reazione quando ha sentito il brano ed ha deciso di volerla cantare?
La sua reazione io non l’ho vista, ci è stata raccontata da  Fish, che ci ha detto che  quando ha sentito il brano se ne è innamorata. Pensa che ero in furgone e stavo andando a Firenze  ad aprire la prima data di Samuel. Alberto continuava a chiamarmi e io non rispondevo, ed era proprio per dirmi che Giorgia voleva provinare il brano.

A questo proposito mi viene da chiederti una curiosità:  quando da autore si scrive un brano bisogna poi adattare la melodia alla voce della persona  che lo interpreterà. Come funziona questo processo?
Nel nostro caso noi non abbiamo scritto direttamente per Giorgia, abbiamo pensato ad una vocalità  femminile e poi si è  arrivati a lei. Sicuramente lei ha alzato di tonalità. In generale quando pensi ad un autore pensi al paroliere, in realtà l’autore pensa anche  alla musica, il produttore è poi colui he la mette in bella. Big Fish aveva il provino della canzone e l’ha cucita su Giorgia con un sound black anni 80-90 che il provino non aveva, quindi in questo processo sicuramente un ruolo chiave è proprio quello del produtore.

Oltre che come autore , tu hai anche una carriera personale da solista: come concili le due cose, da una parte lo scrivere per altri e dall’altra la tua musica?
La vivo molto serenamente e con molto entusiasmo, anche perché sono agli inizi di questa convivenza. Ho  gia fatto lavori d’autore ma quello per  Giorgia è il più grande. ora che inizierò a fare tante session con Sony ( con cui ho firmato poco tempo fa ) , avrò un calendario strutturato in modo tale che le date non interferiscano con le session che farà. Credo che adesso che  potrò vivere di musica non solo dal punto di vista economico ma anche di impiego del mio tempo sarà solo entusiasmante ed un aspetto influenzerà l’altro. Poi  bisogna vedere, magari uno si esaurisce ma non credo sarà il mio caso .

Infatti mi sembra di capire che non hai una preferenza tra lo scrivere per altri o per te anche se tu nasci come cantautore , corretto?
No non ho una preferenza, cioè non credo che la esprimerò mai. Ovviamente ti posso sempre raccontare il sogno di bambino che è quello di far esplodere una carriera solista che è un po l’ego smisurato per chi intraprende questa carriera, però le emozioni che ho provato adesso sono forti e soprattutto inizio a capire che scrivere solo per sé stesso può essere anche limitante perché ci sono cose che sono adatte a me, che sono quelle che per me e che pubblico ma c’è un mondo oltre a quello e sprecherei tempo se non scrivessi per altri perché non posso creare mille dischi solo per me, o magari si, ma mandare avanti i due aspetti è ciò che mi interessa di più adesso.

Riagganciandoci al discorso della tua carriera da solista, tu sei anche uscito con un disco giusto?
Sì, il 10 gennaio è uscito Testacoda, un album che contiene delle tracce che ho scritto negli ultimi anni a cui col mio produttore Ale Bavo, che ha lavorato con Subsonica e Samuel. L’album ha sonorità molto notturne, clubbing , ed ha dentro tanta Torino.

Saranno previste anche date live per promuoverlo?
Sì, le prossime saranno il 18 febbraio al Locomotiv di Bologna, il 4 marzo al Mosso di Milano e il 14 marzo all’Iglu di Firenze.

 Ce ne saranno altre?
Sì ce ne saranno ale poi ci sarà una sorpresona, un evento incredibile; farò un’apertura super importante di cui però non spoilerò nulla.

Apertura ad artista italiano o inglese?
Non spoilero neanche quello, sarà divertente scoprirlo.

 Come  brani per altri invece, c’è qualcosa in uscita?
Che sta per uscire no ma su cui sto lavorando sì, però non sono ancora nelle ultime fasi. Però sto lavorando a parecchie canzoni.

Prima di salutarci di farei un’altra domanda che può essere uno spunto di riflessione per chi legge. Cosa consiglieresti per chi vuole approcciarsi al mondo della scrittura e della musica?
Ti riporto le parole di Fish. Quando Alberto  lo aveva incontrato a Milano, Fish  si era  complimentato per Parole dette male e Alberto gli ha detto che non aveva mai capito come scrivere il pop. Fish gli aveva risposto di non capirlo mai, di scrivere  e basta perchè siamo sommersi di autori ormai. La  canzone che vincerà Sanremo ad esempio influenzerà la scrittura di chi verrà dopo. La nostra  canzone  ha funzionato perché  noi l’abbiamo scritta  senza pensare ad una ricerca di reference, top line, hook,  l’abbiamo scritta come se dovessimo cantarla noi  e non è cambiata tanto.

Il consiglio che daresti è quindi quello di buttarsi?
Dico la cosa più banale del mondo, bisogna scrivere cercando di essere sè stessi, come se doveste essere voi a cantare.

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