sabato, 20 Aprile 2024

A casa del prete 170mila euro, metà donati per ristrutturare la chiesa: rifiuta di consegnarli scatta il sequestro

Durante una perquisizione in casa dell'allora parroco furono ritrovati 170mila euro in contanti, in buona parte donati per eseguire lavori di ristrutturazione. La restituzione è stata più volte chiesta, senza alcun risultato, da qui la querela e il sequestro.

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Donazioni dei fedeli destinate alla ristrutturazione della chiesa e finite invece nelle mani dell’allora parroco, passato evidentemente ad altra funzione, forse pure a una vita migliore. Così, in seguito alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, i militari della Guardia di Finanza hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di 68.230 euro nei confronti del già parroco della Chiesa di San Modesto di Benevento. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari in ordine al reato di appropriazione indebita aggravata; stando al comunicato della Procura, infatti, quei soldi avevano vincolo di destinazione a favore della parrocchia. Le attività investigative sono scaturite a seguito di una perquisizione eseguita dalla Polizia Postale presso il domicilio dello stesso parroco, effettuata in data 3 novembre 2021 nell’ambito di altre indagini, quando fu rinvenuta una somma in contanti di circa 170mila euro.

Nel corso delle indagini sono emersi seri indizi in ordine alla provenienza dei 68.230 euro da elargizioni, offerte e questue devolute dai fedeli della Parrocchia per i lavori di ristrutturazione della chiesa. La restituzione di tale somma è stata sollecitata dall’attuale reggente della Parrocchia di San Modesto senza alcun risultato e, pertanto, dopo la querela, si è proceduto all’odierna contestazione di appropriazione indebita e al sequestro, ritenendo sussistente il pericolo che la somma venga sottratta definitivamente al legittimo proprietario. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, il destinatario è quindi persona sottoposta alle indagini e come tale presunta innocente fino a sentenza definitiva.

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