venerdì, 26 Aprile 2024

Orrore nella casa famiglia, ragazzini minacciati e picchiati: coniugi condannati a 4 anni

"Mi da gli schiaffi. Mi raccomando non ditelo, non voglio sappiano che dico io queste cose. Non ce la faccio più a stare qui dentro, voglio andare via". Il racconto di una ragazza ai poliziotti. Dopo la denuncia i due si sono trasferiti a Cesena ma la Polizia è risuscita a rintracciarli.

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Nei giorni scorsi a Cesena, la Polizia ha arrestato due gestori di una casa famiglia condannati a 4 anni di reclusione per maltrattamenti e violenze. La vicenda risale al 2014 quando un minorenne, ospite della struttura, aveva deciso di denunciare i due proprietari, raccontando che nella casa diversi ragazzi venivano minacciati e picchiati; inoltre, il giovane ha raccontato che la coppia serviva da mangiare cibo scadente ai loro ospiti. Durante la sua testimonianza, il ragazzo ha riferito alle Forze dell’Ordine un episodio in cui la responsabile della struttura lo aveva obbligato a dichiarare di dormire in una stanza diversa, rispetto a quella reale, nel momento in cui sarebbe arrivato un controllo dell’AUSL- Azienda Unitaria Sanitari Locale poiché non a norma e non poteva essere utilizzata dagli ospiti.

“Mi da gli schiaffi. Mi raccomando non ditelo, non voglio sappiano che dico io queste cose. Non ce la faccio più a stare qui dentro, voglio andare via. I motivi sono quelli che ho detto” ha dichiarato un’altra ragazza ai poliziotti. Secondo quanto afferma la Procura nelle motivazioni del provvedimento, le condotte dei due gestori sono state in contrasto con quanto prescritto dalla “Direttiva in materia di affidamento familiare, accoglienza in comunità e sostegno alle responsabilità familiari”; i due non hanno assolto alla funzione educativa e di protezione nei confronti degli ospiti, non assicurando un’adeguata risposta ai bisogni affettivi e di cura, non provvedendo neppure in maniera adeguata alla loro educazione e istruzione. Dopo la denuncia degli ospiti, la coppia si era trasferita a Cesena ma la Polizia è risuscita a rintracciarli e applicare il provvedimento di custodia cautelare.

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