Dopo la notizia shock di qualche giorno, che ha visto la dimissione dell’intero Cda della Juventus, compreso il presidente Andrea Agnelli, oggi, 30 novembre, a Napoli, si è espresso a riguardo anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina.
Le parole di Gravina
“La vicende del Cda della Juventus e dell’ex procuratore arbitrale dell’Aia Rosario D’Onofrio hanno un minimo comun denominatore, sono una mia denuncia. Quindi è la dimostrazione che la Federazione, così come ha evidenziato alcune criticità nell’episodio Juventus, aveva fatto lo stesso in tempi non sospetti a luglio nel caso del procuratore D’Onofrio, che era stato già deferito quando è venuto fuori tutto”.
La Federazione non fa sconti
“La Federazione non fa sconti. È sicuramente per un principio di garanzia per tutti ma c’è un momento in cui il calcio ha l’esigenza di accumulare tutte le negatività e di scaricarle. Credo che in questi 4 anni ci siano stati tanti elementi di valutazione che fanno capire il nostro modo di essere e di agire. Quindi sottolineo: garantisti sì, siamo per un sistema di tutela, ma il mondo del calcio ha una grande capacità. Grazie alla passione, al contributo dei volontari, all’entusiasmo dei suoi tifosi, sviluppa e matura degli anticorpi e reagisce anche ad attacchi così violenti come quelli che sta subendo. Ne usciremo ma a una sola condizione: con la capacità di essere coerenti nell’applicare e nel pretendere rispetto delle regole e soprattutto nel punire, se bisognerà punire, ma nell’assolvere se nel caso di assolvere”.