sabato, 20 Aprile 2024

“Non ci sono estremi per procedere”: per gli Usa la morte di Claudio Mandia è suicidio. La famiglia: “Speriamo nella causa civile”

A detta dei legali della famiglia Mandia, Claudio sarebbe stato sottoposto a una punizione esagerata, vale a dire l'isolamento nella stanza e il divieto di uscire anche solo per consumare un pasto. Dopo la chiusura del caso penale, i genitori di Claudio auspicano a un cambiamento nella causa civile.

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Non ci sono gli estremi per procedere penalmente“. Così il capo della Polizia di Mt. Pleasant, Paul Oliva, in riferimento alla morte di Claudio Mandia, il ragazzo originario di Battipaglia e morto suicida lo scorso 17 febbraio, nel giorno del suo 18esimo compleanno, nel college americano dove studiava.

La vicenda

La scuola ha sempre fatto riferimento al fatto che Claudio era stato espulso tre giorni prima per “academic reasons“, cioè per aver copiato durante un test scritto da un altro studente. Il ragazzo aveva raccontato ai genitori di essere stato messo in isolamento nella propria stanza in attesa dell’arrivo della sua famiglia che voleva raggiungerlo a New York in occasione del suo 18esimo compleanno. Una volta giunti all’aeroporto, i genitori sono stati avvisati della tragica morte del figlio. A detta dei legali della famiglia Mandia, Claudio sarebbe stato sottoposto a una punizione esagerata, vale a dire l’isolamento nella stanza e il divieto di uscire anche solo per consumare un pasto. Una condizione, questa, che avrebbe contribuito a peggiorare il suo stato di frustrazione per il fatto di essere stato espulso. I compagni di classe di Claudio avrebbero segnalato invano il fatto alla direzione scolastica. La settimana scorsa, i genitori del ragazzo, sostenuti dall’avvocato Bochetto dal Console Generale di N.Y., Fabrizio di Michele, sono stati informati della decisione della Procura in un incontro con il District Attorney.

La reazione della famiglia Mandia

In Italia sarebbe stato omicidio colposo o istigazione al suicidio, ma la legge a New York è diversa. L’isolamento non è sufficiente. Il reato di negligenza criminale esiste solo se emerge il dolo. Sarebbe servita da parte della scuola la volontà di promuovere il suicidio, in pratica di ammazzare nostro figlio“. Così i genitori di Claudio, a seguito della chiusura del caso penale, avvenuta la scorsa settimana. I Mandia, auspicando a un cambiamento nella causa civile, tengono a precisare che questa decisione “non esonera assolutamente la scuola e che sarà il processo civile ad andare a fondo“.

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