sabato, 20 Aprile 2024

Cop27, Salute e prosperità hanno bisogno di cibo. Oggi la Giornata dell’Adattamento e del Settore Agricolo

Ultima giornata di lavori della settimana, prima della pausa prevista per domani, domenica 13 novembre. Sul tavolo la ricerca di soluzioni di adattamento per il settore agricolo, la sicurezza alimentare, le acque, il turismo e il sostentamento locale.

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I segnali sono intorno a noi: inondazioni, siccità, ondate di calore e tempeste catastrofiche. Il bilancio di vite umane è sconvolgente. Senza azioni urgenti, la situazione peggiorerà“. Sono parole della Vice Segretaria Generale delle Nazioni Unite Amina J. Mohammed per dare il quadro sul quale si staglia la Giornata dell’Adattamento e del Settore Agricolo, in programma oggi, sabato 12 novembre alla Cop27. Fondamentali per comprendere la situazione globale sono i rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici. I rapporti dell’IPCC hanno evidenziato gli impatti devastanti subiti da molti Paesi in tutto il mondo.

Non siamo sulla buona strada per affrontare gli attuali impatti climatici, né siamo preparati per gli eventi metereologici estremi che stanno aumentando in numero e intensità. Questi eventi disastrosi hanno avuto conseguenze sia sulla produttività alimentare che sulle catene di approvvigionamento globali. La Cop27 vuole aprire la strada a soluzioni di adattamento per il settore agricolo, la sicurezza alimentare, le acque, il turismo e il sostentamento locale. Questo include accrescere la resilienza dei piccoli agricoltori e garantire misure per una sicurezza alimentare duratura per mitigare ogni possibile crisi alimentare.

“Agenda della svolta”, il patto per decarbonizzare

Si è chiusa invece con un traguardo positivo la Giornata della Decarbonizzazione svoltasi ieri, venerdì 11 novembre. Al termine dei lavori è stata infatti lanciata l’Agenda della svolta. L’iniziativa è stata promossa dal gruppo di Stati che rappresentano la metà del Pil globale. Si tratta di un pacchetto di 25 azioni di cooperazione per accelerare la riduzione delle emissioni in 5 settori: produzione elettrica, trasporto su strada, industria dell’acciaio, idrogeno e agricoltura. Complessivamente queste industrie emettono il 50% delle emissioni globali di gas serra. A questa lista l’anno prossimo si aggiungeranno altri due settori ad alta produzione di carbonio, quello delle costruzioni e del cemento.

L’obiettivo della riduzione delle emissioni secondo l’Agenda della svolta dovrebbe essere raggiunto lavorando su più fronti: con l’installazione di almeno 50 grandi fabbriche a zero emissioni e almeno 100 “hydrogen valley” e reti elettriche internazionali; definendo una data per eliminare dalla circolazione i veicoli inquinanti. Si vuole stimolare la domanda globale di beni industriali “verdi” e arrivare a elaborare definizioni comuni di acciaio, idrogeno e batterie a basse e quasi-zero amissioni. Sono previsti inoltre programmi di assistenza finanziaria e tecnologica per sostenere la transizione ecologica dei Paesi in via di sviluppo e investimenti sulla ricerca in agricoltura per affrontare le sfide del cambiamento climatico, del degrado ambientale e dell’insicurezza alimentare.

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