venerdì, 29 Marzo 2024

Adesca le prede sui social e le ricatta dopo il sesso: 20enne ai domiciliari per estorsione e rapina almeno 5 vittime

A una delle vittime aveva detto di essere minorenne, numerosi gli episodi contestati. Una preda sarebbe stata minacciata di essere sfigurata e derubata delle chiavi di casa, fino a farla fuggire temendo per la propria vita.

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Il 19 ottobre scorso, alle prima luci dell’alba, è stata data esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare applicativa degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Firenze. Il provvedimento restrittivo scaturisce da quanto emerso a seguito di un’attività investigativa che ha permesso di identificare il presunto autore di ben 5 estorsioni e rapine perpetrate a nel sobborgo di Peretola, nella periferia occidentale di Firenze, ai danni di altrettante vittime. L’ indagato, un soggetto di 20 anni, avrebbe preteso in più occasioni denaro da un uomo di 61anni adescato tramite un sito di incontri. Recatosi dall’uomo, all’interno della sua camera da letto, al termine di un rapporto sessuale, lo avrebbe poi minacciato di diffondere la relazione sui social. Il 20enne si sarebbe dichiarato minorenne al fine di intimorire la vittima e costringendo a consegnargli contanti in ben 4 occasioni per un totale di 1.280 euro.

Il 19 ottobre poi, in uno di tali incontri lo avrebbe picchiato per impossessarsi del suo portafoglio introducendosi in casa dell’uomo che non aveva altro contante. A quel punto lo avrebbe costretto a farsi riprendere con lo smartphone mentre prometteva di consegnargli altro denaro non appena avesse riscosso la pensione. L’indagato, in altri due incontri avvenuti in macchina, avrebbe preteso denaro contante anche da altri due soggetti, di 39 e 57 anni, adescati sempre tramite social. La prima vittima sarebbe stata minacciata di essere sfigurata e derubata delle chiavi di casa e temendo per la propria incolumità si sarebbe data alla fuga. La seconda dietro minaccia di spedizione punitiva e di divulgazione di dati sensibili e foto costretta a due prelievi di bancomat per un totale di 170 euro.

Il 7 ottobre si sarebbe consumata l’ultima estorsione ai danni di un 33enne omosessuale che, al termine di un rapporto nella sua camera da letto, sarebbe stato ricattato dietro la solita minaccia di divulgazione del video ritraente il rapporto sessuale appena conclusosi, per far sì che gli consegnasse la somma prima di 75 euro in contanti poi di altri 700 prelevati dal bancomat. Le perquisizioni personali e domiciliari eseguite nei confronti dell’indagato avrebbero inoltre permesso il ritrovamento di ben 4 smartphone, 3 carte di credito e abbigliamento di lusso possibile fonte di prova dei fatti di reato contestati. Il prevenuto, arrestato dai Carabiniere attualmente ai domiciliari, resta a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Il procedimento penale a suo carico, attualmente ancora in fase di indagini preliminari, permetterà di vagliare la responsabilità penale nel corso delle ulteriori fasi.

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