martedì, 16 Aprile 2024

A New York la presentazione ufficiale della stagione 2022/2023 del teatro La Scala

Il direttore artistico, Dominique Meyer, nel contesto del Consolato Generale d'Italia, ha presentato i piani per la prossima stagione. Non solo balletto, concerti e spettacoli, ma anche streaming, sottotitoli in lingua, digitalizzazione d'archivio, svolta ecologica e costo dei biglietti.

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Il 20 ottobre 2022, per la prima volta nella sua storia, il teatro La Scala di Milano ha presentato a New York il programma della prossima stagione 2022/2023. Il direttore artistico, Dominique Meyer, nel contesto del Consolato Generale d’Italia, ha presentato i piani per la prossima stagione. Non solo balletto, concerti e spettacoli, ma anche streaming, sottotitoli in lingua, digitalizzazione d’archivio, svolta ecologica e costo dei biglietti.

“È la prima volta che veniamo qui a New York a presentare il teatro La Scala” esordisce il direttore. Parla idealmente ad una parte centrale del pubblico del Teatro, ovvero a quel 30% di pubblico straniero che vi è ospite, e che tendenzialmente, comprando i biglietti più costosi, costituisce il 40% del ricavato. A loro si rivolge il progetto di un sistema di sottotitoli agli spettacoli rinnovato in 8 lingue.

“Il teatro è rimasto chiuso per molti mesi a causa della pandemia – dice – abbiamo perso circa 20 milioni di euro di biglietti, poteva essere catastrofico ma siamo riusciti a rimanere aperti, durante il lockdown i nostri artisti continuavano a esercitarsi, a lavorare, dovevamo mantenere intatto il livello de La Scala, non potevamo permetterci di rovinare la sua immagine. La Scala è importante in Italia e nel mondo, per questo abbiamo riaperto subito a settembre del 2020 con il Requiem di Verdi per le vittime del Covid e le loro famiglie nel Duomo di Milano con la direzione di Riccardo Chailly alla presenza del presidente Mattarella che è tornato con il presidente tedesco Steinmeier per l’esecuzione in teatro della Nona Sinfonia di Beethoven. Non è stato facile lavorare rispettando le norme del distanziamento, non potevamo eseguire concerti con troppi elementi. Ma ce l’abbiamo fatta con la collaborazione di tutti gli artisti e dei sindacati e non abbiamo licenziato nessuno. E ora dobbiamo guardare al futuro”. 

Il futuro, nei progetti di Meyer coadiuvato da artisti e sindacati, parla di transizione ecologica. Nel tentativo di raggiungere la maggiore efficienza energetica possibile, partendo dalle piccole cose, quest’anno, infatti, ha già dimezzato il consumo di carta. Inoltre, La Scala diventerà una piattaforma online, La Scala Tv, che trasmetterà in streaming gli spettacoli con il supporto di un sistema di microfoni e telecamere di altissimo livello. Non solo, fondamentale è anche la promozione del turismo internazionale. Con questo obiettivo La Scala si è riunita con altre istituzioni milanesi come Duomo, Accademia di Brera e Cenacolo Viciano per offrire prenotazioni integrate in numerosi weekend. A queste si aggiunge l’attenzione ai giovani e alle famiglie, con programmi educativi ad hoc per usufruire dei servizi a prezzi scontati.

La stagione verrà inaugurata il 7 dicembre. Porterà in scena 14 opere, 7 balletti (oltre al Gala dedicato a Carla Fracci) e più di 40 concerti. La prima della stagione lirica della Scala sarà il Boris Godunov di Modest Petrovic Musorgskij, diretto da Riccardo Chailly. “Un progetto bellissimo iniziato due/tre anni fa – precisa il direttore artistico e sovrintendente – e che peraltro è totalmente contro la ‘cancel culture'”.  Il console generale Fabrizio Di Michele, aprendo la serata, si è detto da parte sua “orgoglioso di presentare l’eccellenza italiana in diversi campi, e in questo caso della cultura e dell’opera”.

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