Il primo turno delle Amministrative non lascia spazi a fraintendimenti: il centrodestra quando si presenta unito vince, ma è all’interno della coalizione che il voto ha cambiato gli equilibri. I risultati ribaltano la leadership portando in testa il partito di Giorgia Meloni su quello di Salvini. “Il fatto che siamo la forza di traino è un’indicazione della chiarezza delle posizioni. Agitare l’uomo nero non funziona più”, è questo l’ammonimento della leader di Fratelli d’Italia.
Il centrodestra unito si aggiudica Palermo, Genova e L’Aquila, ma a Verona, dove la destra si è presentata spaccata, il candidato del centrosinistra Damiano Tommasi ha riporta la città al ballottaggio dopo 20 anni. In questa tornata elettorale il centrosinistra torna ad essere competitivo anche al Nord. Il Pd vince a Padova, Piacenza, Lodi e probabilmente passerà anche a Parma. Dura sconfitta, invece, viene registrata dal M5s, fenomeno politico in via di esaurimento. Il leader Giuseppe Conte è costretto a riconoscere i risultati deludenti e ammette “c’è incapacità nell’intercettare le sofferenze dei cittadini”.
Centrodestra e centrosinistra, secondo i dati di Youtrend, viaggiano di pari passo per quanto riguarda il voto di lista. Nello specifico: nei Comuni con oltre 15mila abitanti la lista più votata risulta essere il Pd con il 17,2%, seguita da Fratelli d’Italia con il 10,3%, a cui fanno seguito la Lega con il 6,7% e Forza Italia con il 4,6%. Le liste civiche di destra ottengono il 22,2%, mentre quelle di centrosinistra il 18,7. Disfatta del M5s che raggiunge solo un 2,1%. Anche nei Comuni capoluogo il centrodestra porta a casa un 46,2% sulle coalizioni di centrosinistra che si arrivano al 44,3.
