venerdì, 19 Aprile 2024

Roland Garros 2022, l’imperatore è sempre Rafa Nadal: 14 le vittorie a Parigi e 22 gli Slam

Rafa Nadal festeggia il suo 36° compleanno vincendo il suo 14° titolo al Roland Garros. Batte il norvegese Casper Ruud che ha giocato la sua prima finale a Parigi con un risultato abbastanza netto 6-3, 6-3, 6-0. Per Rafa sono ora 22 i tornei Slam che si è aggiudicato nel corso della sua straordinaria carriera.

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Nella finale 2022 del Roland Garros Rafa Nadal a 36 anni si conferma imperatore del torneo parigino, toccando quota 22 Slam vinti.

Nel secondo Slam dell’anno, si affrontano il 13 volte vincitore del torneo, fra i più grandi tennisti della storia ed ex n.1 del mondo, Rafael Nadal, e il norvegese figlio d’arte Casper Ruud. Fra i due non ci sono precedenti. Per quanto riguarda Rafa bisogna stare attenti all’andamento della caviglia, di cui si è spesso lamentato nelle giornate parigine. Ma soprattutto è importante capire se le voci di un suo presunto ritiro al termine della partita siano vero o no. Quanto a Ruud è curioso vedere come scenderà in campo il norvegese in questa sua prima finale Slam contro “il maestro”, di cui è spesso ospite all’Academy di Manacor.

PRIMO SET

Comincia a servire il maiorchino che parte bene, salendo senza fatica sul 1-0 nel game di apertura e sfruttando subito la prima palla break concessagli dall’avversario per portarsi 2-0 e battuta in mano. In questi primi minuti si intuisce come lo spagnolo riesca a giocare nettamente meglio con il Philippe-Chatrier aperto, quindi in condizioni outdoor. La minore umidità consente di spingere meglio la palla e soprattutto di darle maggiore rotazione, specialità di casa Nadal. Ma nel 3° game della partita arriva l’inaspettato contro break con il norvegese che aggiunge un po’ di aggressività al suo gioco.

Si arriva così al primo cambio campo con Ruud che ha la possibilità di pareggiare subito il match. Nulla da fare però, perché il norvegese fa fatica a respingere bene la palla dello spagnolo che ottiene un altro break, il 2° per lui. E sono già 3 i break concessi dai giocatori in questo inizio di partita. Nel successivo gioco, il tennista di Manacor riesce a non concedere il break tenendo l’avversario a 15 e portandosi avanti per 4-1. Il primo set si gioca d’ora in poi sui turni di servizio dello spagnolo. Così come da copione, Rafa non concede più niente e vince il primo parziale di gioco 6-3. Un primo set gestito in sicurezza dallo spagnolo che mette quasi sempre in difficoltà il norvegese: Ruud, soprattutto col rovescio, soffre molto le palle alte del maiorchino, in particolare quelle giocate col dritto.

SECONDO SET

Apre a servire il norvegese che, come nel primo set, ha scarse percentuali con la prima palla. Arrivano immediatamente due palle break per Nadal che spreca malamente prima a rete e poi con un errore di dritto a campo aperto. Così Ruud, dopo aver salvato un’altra palla break e grazie ad una ammirevole palla corta, si porta in vantaggio andandosi poi a prendere il primo game del secondo set. Lo spagnolo non è da meno e con un rovescio d’attacco vince il suo turno di servizio raggiungendo il suo avversario sull’uno pari. È giusto far notare che Ruud, in questo secondo parziale, sembra essersi sciolto commettendo meno errori e sfruttando bene il suo colpo migliore, ossia il dritto. Oltretutto sembra aver superato l’emozione iniziale che può regalare una finale a Parigi contro un’icona come Rafa Nadal, colui che proprio sopra la terra del Roland Garros ha vinto 13 volte. Infatti, nel terzo game il tennista norvegese strappa il servizio a zero al maiorchino salendo 3-1.

Sembra che il percorso di Nadal nel primo set si inverta a favore del norvegese. Ma è solo un illusione perché con l’ex numero 1 del mondo non si scherza e nel 5° game Rafa si guadagna il contro break che gli consentirà al cambio campo di servire per pareggiare il conto dei giochi. Lo spagnolo in effetti entra in campo molto aggressivo: grazie ad un grande scambio chiuso con lo slice di rovescio lungolinea in avanzamento e al successivo errore in risposta di Ruud, Nadal vince a zero il suo turno di battuta e pareggia la situazione. I due giocatori sono sul 3-3 con il match che ora appare in equilibrio. Un equilibrio instabile poiché Rafa si concede il bis e per la seconda volta consecutiva strappa la battuta al norvegese salendo dal 3-1 sotto al 4-3 in suo favore. Il tennista spagnolo sembra un muro che respinge dall’altra parte qualsiasi cosa gli capiti. Più Rudd spinge più gli ritornano palle lunghe. Dopo 4 set point, e soprattutto dopo 5 game vinti consecutivamente, il maiorchino conquista anche il secondo set sempre per 6-3.

TERZO SET

Sotto due a zero, ora per il norvegese la strada si fa più che in salita, in particolar modo perché recuperare e vincere tre set di fila contro Nadal, è peggio che scalare la cima dell’Everest. E non tutti sono Edmund Hillary e Tenzing Norgay che riuscirono per la prima volta nell’impresa di salire sopra quei 8.484 m che nel 1953 li portarono in cima al mondo. Tuttavia, nel tennis non si sa mai e il terzo set può tramutare i sogni in difficili realtà e viceversa. Parte al servizio Nadal che non si intimorisce, quando mai l’ha fatto?, e con facilità tiene la battuta salendo 1-0. Ma ancora è troppo poco per il maiorchino che prima si guadagna il break, lasciando Ruud con il servizio a zero, e poi conferma il vantaggio nel gioco successivo portandosi 3-0.

Il tennista di Manacor vince l’8° game consecutivo aprendo di fatto un’emorragia ai danni del norvegese che sembra non riuscire a reagire. Rafa corre verso la cima lasciando le briciole ad un avversario sempre più combattuto e che in questo momento sembra uscire fuori dalla partita. Arrivano in un attimo, il 4° ed il 5° game per Nadal che sale 5-0. Ora quella vetta è sempre più vicina; anzi, dopo il secondo match point e 11 giochi di fila, lo spagnolo riesce a raggiungere per la 14a volta la cima del Roland Garros e a conquistare il suo 22° slam in carriera, allungando su Djokovic e Federer, entrambi fermi a quota 20. Un Rafa che vince fra le lacrime perché ogni vittoria su questo campo equivale per lui alla prima.

Una partita eccezionale per Nadal, in particolare dopo essere stato sotto 1-3 nel secondo set. Dal 2005 ad oggi la vetta di questo torneo è quasi sempre stata sua; in questo momento è sua; e per il pubblico di Parigi forse lo sarà per sempre. Nelle celebrazione post-finale il campione di Maiorca non parla delle voci circolate prima della finale, riguardanti il suo possibile ritiro, ma dopo i dovuti ringraziamenti dice solo: “Futuro? non so che succederà, finché avrò forza continuerò”. E noi non chiediamo altro. Vamos Rafa.

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