A seguito di un’operazione antiusura condotta dalla polizia e dalla guardia di finanza tra Terni e Roma, sono state accusate e arrestate cinque persone. Secondo le indagini, attraverso intimidazioni e minacce avrebbero applicato alle vittime interessi superiori al 60% sul capitale prestato, superando di gran lunga il tetto massimo stabilito dal Tesoro del 16%. I pagamenti erano effettuati in contanti o attraverso versamenti di assegni bancari, ricariche a carte prepagate e bonifici.
Sono state eseguite le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di una donna di 65 anni e due uomini rispettivamente di 49 e 31 anni a Terni, già arrestati nel 2020. Due ai domiciliari anche nella capitale. Inoltre, ai cinque sono stati sequestrati beni mobili e immobili per una cifra di 600mila euro.