venerdì, 26 Aprile 2024

Covid, scoppia il caso Trieste: maxi focolaio dopo cortei no vax

Trieste è diventata il focolaio più grande d'Italia. Nell'ultima settimana i casi sono il doppio di quella precedente. Il tasso di infezione sale a 350 casi per 100mila abitanti, come nella primavera 2021 e nell'autunno 2020.

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Trieste è diventata il focolaio più grande d’Italia. Nell’ultima settimana i casi sono il doppio di quella precedente. Il tasso di infezione sale a 350 casi per 100mila abitanti, come nella primavera 2021 e nell’autunno 2020. “L’andamento nelle ultime 4 settimane è di progressivo aumento dei tassi di incidenza ma nell’ultima settimana in particolare c’è stato un ulteriore aggravamento della situazione”, ha spiegato l’epidemiologo dell’Università di Udine e Trieste, Fabio Barbone. Il Friuli Venezia Giulia supera così la prima soglia delle terapie intensive, cioè il 10% dei posti letto occupati. Tuttavia, la regione è ancora lontana dal rischio di un cambio del colore.

L’epidemiologo ha poi presentato il quadro della situazione vaccinale in Friuli, riferendo che “è di alcuni punti inferiore al dato nazionale e quello della provincia di Trieste è di 5 punti inferiore al Friuli. Le classi di età nelle quali è evidenziata la minore copertura vaccinale sono tra i 40 e i 70 anni”. Dopo gli ultimi cortei e manifestazioni No-Vax e No-Green Pass, Valerio Valenti, prefetto di Trieste, ha comunicato: “Fino a fine anno niente manifestazioni a Piazza Unità d’Italia e sanzioni per chi manifesta senza rispettare distanziamento e l’obbligo della mascherina”. Infatti, ad aumentare il numero dei nuovi casi, sono state proprio le manifestazioni non green pass della scorsa settimana. Ben 93 persone che vi hanno partecipato, sono risultate positive.

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