martedì, 23 Aprile 2024

Il triste epilogo dei banchi a rotelle: “Non sono conformi alle norme, devono essere subito ritirati”

Dopo la spesa di milioni di euro dello scorso anno, i banchi a rotelle dovranno essere ritirati dalle scuole perché non idonei alle norme antincendio.

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Un anno fa, l’ex ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina Domenico Arcuri osannavano il debutto dei banchi monoposto e dei banchi a rotelle nelle scuole di tutta Italia, per un costo di milioni e milioni di euro. Quest’idea si era rivelata fin da subito fallimentare e i banchi erano divenuti pressoché inutili, accantonati lontani dalle classi non solo a causa della loro scomodità, ma specialmente perché non erano a norma di legge e, come si è scoperto ultimamente, non rispettavano nemmeno le norme antincendio.

Tra queste tipologie di banchi non a norma troviamo quelli della Nautilus, una delle tredici aziende che si era conquistata l’appalto ma che, come confermato dal generale Figliuolo durante un vertice al ministero dell’Istruzione dello scorso luglio, non sono nemmeno minimamente recuperabili ed utilizzabili. Pertanto, i banchi della Nautilus dovranno essere ritirati da tutte le scuole del Paese e questo comporterà una spesa di 170mila euro che vanno ad aggiungersi ai 9 milioni di euro spesi invano un anno fa per il loro acquisto.

Il problema per cui i banchi della Nautilus non sono a norma di legge era stato già sottolineato l’anno scorso da presidi e insegnanti di alcune scuole: “Sono lunghi 74 centimetri, quando noi abbiamo previsto una misura massima di 60 centimetri. Così non possiamo garantire la distanza tra gli alunni”. Anche il commissario Figliuolo ha rimarcato il concetto della non conformità di questi banchi che va in contrasto con le norme predisposte: “A seguito di specifiche analisi merceologiche è emerso che gli arredi scolastici forniti dalla ditta Nautilus hanno evidenziato la non conformità degli stessi alle normative in materia di sicurezza antincendio, impedendone l’uso ed imponendone il ritiro dagli istituti scolastici ove erano stati distribuiti al fine di eliminare i possibili rischi in caso di incendio”, ha spiegato il generale Figliuolo.

Oltretutto, con il senno di poi, i banchi si rivelarono momentaneamente inutili a causa della reintroduzione della didattica a distanza dopo appena un mese dal loro esordio; adesso dovranno essere ritirati con massima urgenza e depositati in qualche magazzino individuato dal ministero della Difesa perché “eventuali ritardi nel ritiro dei materiali avrebbero un impatto negativo importante sulla sicurezza negli istituti scolastici ove tali arredi sono stoccati”, afferma Figliuolo.

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