venerdì, 26 Aprile 2024

Covid, non solo turismo: “love pass” per sala parto e Rsa

In Toscana aperte le Rsa ad amici e parenti. In Puglia i papà ritornano in sala parto. Partono i nuovi protocolli per stare accanto ai propri cari nelle strutture sanitarie.

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Dal primo gemito all’ultimo respiro, la consapevolezza che veniamo al mondo per essere parte del progetto di vita di qualcuno ci rende vivi. Tanto atteso è il primo pianto di un neonato, appena venuto alla luce, indice che i suoi polmoni hanno abbastanza aria per emettere fiato.
E quante parole sussurra l’ultima voce di un anziano, che in fin di vita ripercorre i suoi momenti più belli circondato dall’affetto dei suoi cari, ringraziando la vita e le persone che lo hanno amato.
Perché siamo tutti “esseri speciali” per qualcuno. “Ed io avrò cura di te” è il primo pensiero di ogni genitore nei confronti della propria piccola meravigliosa creatura, ricordando i celebri versi densi di sentimento di Franco Battiato nel brano “La cura”.

Pare che l’etimologia della parola cura provenga dall’unione di cor urat, dal latino, perché “scalda il cuore”, lo stimola e lo consuma.
Dobbiamo fare i conti con un nuovo modo di vivere e di morire. La pandemia ha cambiato il senso del contatto, ha creato distanze che solo l’amore e la cura possono accorciare.

La variante della pandemia dobbiamo essere noi, con azioni pronte a salvarci dalla solitudine e dal distacco sociale.

Ed ecco dalla Toscana buone notizie. La direttrice dei Servizi sociali dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, Laura Brizzi, afferma: “Finalmente possiamo far incontrare gli ospiti con i propri parenti e speriamo vivamente che non si debbano più impedire questi momenti. Le Rsa hanno fatto ogni sforzo per mantenere aperti canali di comunicazione anche nei periodi di picco della pandemia, usando tablet, cellulari e stanze degli abbracci, come Asl abbiamo fornito il nostro massimo supporto per contrastare il diffondersi del Covid tra gli ospiti. La nuova ordinanza, cui oggi si è aggiunta anche la procedura regionale che consentirà a chi vuol recarsi in visita presso una struttura di effettuare un tampone gratuito, è il segnale inequivocabile che ci stiamo muovendo verso un, speriamo vicinissimo, ritorno alla normalità. Ne abbiamo bisogno tutti, e in particolare i più fragili, che nelle residenze socio-sanitarie e socio-assistenziali ricevono cure e attenzioni che però non potranno mai sostituire gli abbracci e le carezze dei propri cari”.
Parenti e amici di un ospite dovranno presentare il certificato verde o, in attesa di questo, essere in possesso di una delle condizioni per il suo rilascio e cioè l’avvenuta vaccinazione, o la guarigione dal Covid, o un tampone, come previsto dalla normativa nazionale in materia di Certificazioni verdi Covid-19 (Decreto Legge 22 aprile 2021, n 52, art. 9). Tampone effettuato entro le precedenti 48 ore con esito negativo.

Buone notizie, da qualche giorno, anche dalle sale parto di alcuni ospedali pugliesi: il Policlinico di Bari e l’Ospedale Miulli di Acquaviva hanno attivato percorsi per rendere nuovamente partecipe del parto il papà del nascituro.
“La presenza del papà durante il parto – spiega il professor Ettore Cicinelli, direttore dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia del Policlinico di Bari – rappresenta un momento importante perché segna il primo incontro con il nascituro, facilitando l’instaurarsi del legame familiare e ha una valenza anche per la neo mamma, in quanto può avere una funzione rasserenante. L’emergenza Covid ha reso impossibile per lungo tempo questa interazione, adesso siamo in condizione di poter ripristinare in sicurezza tale possibilità”.

L’allargamento del coprifuoco e l’ampliamento delle attività consentite predispone il sorgere di una domanda, quasi retorica: si può fare festa in compagnia ma nascere e morire da soli? Assolutamente no. Attendiamo quindi che il green pass e altri protocolli di questo genere vengano estesi a tutti gli ospedali e in tutte le regioni: si potrebbe chiamare green love pass, se permette di offrire cura nella buona e nella cattiva sorte, perché chi ti sta vicino ti ama. E non esiste cura più potente di questa, contro ogni virus.

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