giovedì, 10 Ottobre 2024

Governo Draghi, sondaggio Quorum/YouTrend: il 50,6% promuove i primi 100 giorni

Dopo i 100 giorni del Governo Draghi, tramite il sondaggio Quorum/YouTrend per Sky TG24, il 50,6% degli intervistati promuove il suo operato. Bene anche per Conte ed il Ministro Speranza.

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Sono passati 100 giorni da quando Mario Draghi, esattamente il 13 febbraio 2021, è stato nominato Capo del Governo. È quindi arrivato il momento di tirare le somme e per farlo scendono in campo i sondaggisti dell’Istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24. Il report, oggi diffuso dal canale all news, è basato su 807 interviste svolte tramite la metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interview), tra il 20 e il 21 maggio scorso, su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne e residente in Italia, indagato per quote di genere ed età incrociate, stratificate per ripartizione ISTAT di residenza e titolo di studio. Il margine d’errore è del 3,5% con un intervallo di confidenza del 95%. 

 

Quale, tra tutti, è il Ministro preferito dagli italiani? E cosa ne pensano questi del Premier Draghi?

Per quanto riguarda le figure politiche, in generale, ai primi due posti ci sono Giuseppe Conte (34,7%) e Mario Draghi (32,8%): due uomini che, chi prima o chi dopo, hanno dovuto fare i conti con un’emergenza sanitaria arrivata improvvisamente in Italia. Seguono poi Giorgia Meloni (21,3%), Matteo Salvini (19%), Roberto Speranza (13,3%), Luigi di Maio (9,6%), Nicola Zingaretti (7,2%), Enrico Letta (6,4%) e Silvio Berlusconi (5,5%).

Secondo il 50,6% degli italiani intervistati, Mario Draghi, nonostante sia in carica da poco più di tre mesi, ha saputo prendere saldamente le redini e continuare il lavoro di Conte; il 27,6% non sa come rispondere; mentre il 21,8% ha espresso un giudizio negativo.

Nello specifico, per quanto riguarda i singoli ministri, l’attuale Ministro della Salute, Roberto Speranza ha ottenuto la percentuale maggiore di gradimento; seguito da Luigi di Maio, Ministro degli Esteri (13,1%) e da Dario Franceschini, Ministro della Cultura (10,5%). Subito dopo la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia (10,2%); il Capo dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti (9,6%); Luciana Lamorgese degli interni (8,7%); il Ministro del Lavoro Andrea Orlando (6,5%); il Ministro dell’economia Daniele Franco (3,9%). Nelle ultime posizioni, a pari merito, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e quello delle Politiche agricole e forestali Stefano Patuanelli con il 3,5%.

Nello scenario attuale, fatto di vaccini, sostegni economici e sanità, gli intervistati hanno dato voce ai loro bisogni ed esigenze: fra le priorità che il Governo dovrebbe porsi la Sanità è al 21,7%; il sostegno alle imprese e al mondo del lavoro al 17,9%; la lotta alla povertà e alla disoccupazione al 17,4%; il taglio alle tasse al 12,7%; le riaperture delle attività commerciali al 11,9%; la costruzione di infrastrutture e grandi opere ecologicamente sostenibili al 6,3%; la riapertura di scuole e università al 4,4%; l’immigrazione al 5,%. È curioso il fatto che le priorità cambino in base al tipo di elettori che vengono intervistati: per esempio sulla Sanità, gli elettori del PD e del M5S la considerano prioritaria, rispettivamente al 58% e al 56,5%; agli elettori di Lega (34%) e FdI (32%); mentre il rapporto è inverso sul tema immigrazione (50% per gli elettori leghisti e 29% per gli elettori di Giorgia Meloni; 6,6% per gli elettori del PD e 10,5% per quelli del M5S).

Il sondaggio, oltre a rilevare le preferenze di Ministri e Capi del Governo, ha anche riscontrato le intenzioni di voto: tra i partiti, in termini di coalizioni, c’è una sostanziale parità. La Lega è il primo partito, non lontano dagli altri. Fratelli d’Italia è il terzo partito, e si avvicina al PD secondo. In particolare, dalla rilevazione la Lega ottiene il 21.1%, il PD il 19,5%, FdI il 18.8%, M5S 17,3%, FI 7,4%, SI e Art. 1 – MDP 3,3%, Azione!(3%, Italia Viva 2,7%, +Europa 2,1%, I Verdi 1,8%. La differenza, alle urne, la faranno gli indecisi e gli astenuti, che insieme rappresentano il 46,3% dell’elettorato.